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sabato 24 dicembre 2011

Per chi ancora non fosse convinto...


Tratto da un post dell'autore del libro: Sanguisughe


BUON NATALE SANGUISUGHE. Scusate: sono stato un po' lontano. Ma la denuncia non si ferma. Sto preparando nuovi documenti fortissimi che usciranno all'inizio del prossimo anno. Intanto ho provato a raccontare quello che di scandaloso è successo nell'ultima settimana, mentre si approvava la manovra lacrime&sangue. Leggete un po'

Cronache da Marte, il pianeta della Casta. Mentre qui sulla Terra arriva una manovra fatta al 90 per cento di tasse, che cosa succede lassù nell’empireo dei privilegi? Ecco un breve quanto impressionante elenco degli eventi dell’ultima settimana.
CORSA ALLE BABY PENSIONI. Lunedì 19 dicembre. Si apre la settimana decisiva per la manovra. Gli italiani si preparino: dovranno andare in pensione più tardi. Intanto la casta si prepara ad andare in pensione più presto. L’onorevole Luciano Dussin si dimette da deputato per salvare il vitalizio: prenderà la pensione a 52 anni, più l’indennità da sindaco di Castelfranco Veneto. L’onorevole Franco Cristaldi, 60 anni, pure: prenderà due pensioni (quella da deputato e da consigliere regionale), più l’indennità da sindaco di Marzara del Vallo.
CORSA ALLE BABY PENSIONI/2. Lunedì 19 dicembre. Gli italiani continuino a prepararsi: dovranno andare in pensione sempre più tardi. Intanto la casta continua a prepararsi ad andare in pensione sempre più presto. In Sicilia, grazie ad una legge ad hoc i dipendenti regionali possono andare a riposo anche a 40 anni, con 20 anni (le donne) e 25 anni (gli uomini) di contributi. Si registra un boom di domande.
CHI DICE CHE NON CI SONO SOLDI? Martedì 20 dicembre. In Parlamento la discussione è accesa, tutti dicono che non ci sono soldi. Intanto il Giornale rivela che il premier Monti ingaggia una portavoce con uno stipendio da 11mila euro al mese. E alla Regione Lombardia viene pagata una liquidazione di 350miola euro all’ex vicepresidente Franco Nicoli Cristiani finito in carcere per tangenti. Un premio di produzione?
I VITALIZI SONO SALVI. Mercoledì 21 dicembre. In Parlamento tutti d’accordo: bisogna chiedere sacrifici sul fronte delle pensioni. Intanto la Regione Friuli stabilisce: per i consiglieri regionali nessun sacrificio sul fronte delle pensioni. Il maxiemendamento che salva il privilegio viene approvato da tutti i partiti, naturalmente in seduta notturna.
VIVA LA DOPPIA POLTRONA. Mercoledì 21 dicembre. Il Senato è riunito. In aula si proclama: tutti devono far sacrifici e rinunciare a qualcosa. Sottobanco si decide: tutti devono far sacrifici ma noi non rinunciamo alla doppia poltrona. Nonostante un parere contrario della Corte Costituzionale, l’aula decide: i senatori Azzolini e Nespoli potranno continuare a occupare la cadrega a Palazzo Madama e quella di sindaci di Molfetta e Afragola. Con doppia indennità, naturalmente.
LA PORCATA DELLA REGIONE LAZIO. Giovedì 22 dicembre: è ufficiale, la manovra è legge. Gli italiani dovranno andare in pensione a 66 anni. Giovedì 22 dicembre: è ufficiale, il privilegio è legge. I consiglieri della Regione Lazio potranno andare in pensione a 50 anni. Prenderanno 3mila euro al mese. Il benefit, fra l’altro, viene esteso per la prima volta anche agli assessori che non sono stati eletti in Consiglio. “Una porcata” titola il Fatto Quotidiano.
Così si chiude la settimana della manovra. Qui sulla Terra, è ovvio, sarà un Natale un po’ più triste. Lassù, sul pianeta della Casta, invece si brinda con le doppie poltrone, le super indennità, le liquidazioni d’oro. E naturalmente con i vitalizi, estesi anche agli assessori. Risultato: quest’anno gli italiani mangeranno un panettone amaro. Come stupirsi? Più che fare le feste, sembrano avere un gran voglia di far la festa alle sanguisughe…

mercoledì 21 dicembre 2011

Ogni uomo è artefice del proprio destino


“L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro…” cosi recita il primo articolo della nostra costituzione, anche se al giorno d’oggi sembra un articolo piuttosto anacronistico.
Da un po’ di tempo sembra  che aleggi su di noi una cappa nera la quale opprime le nostre vite, un mostro che incute paura, incertezza, un mostro da esorcizzare nei vari modi che ci suggeriranno vari esperti e politici di turno, questo pericoloso demone si manifesta sotto il nome di “CRISI”. Sempre più spesso mi capita dovunque mi trovo di vedere persone nel pallone, incerte del loro futuro, del loro avvenire e della sorte dei loro beni. Tutto ciò non mi desta una grande preoccupazione, quello che più mi addolora e mi spaventa seriamente è il vedere la gente in uno stato di ansia perenne, pendere dalle labbra dei telegiornali aspettando che arrivi una qualche buona novella, come un condannato a morte aspetta la grazia per sfuggire dalle mani del boia. Altra pia pratica tramandataci nei secoli e sempre attuale, essendo la via più semplice da seguire, è la lamentela, l’autocommiserazione, il piangersi addosso accollando la colpa ora a Monti, Berlusconi, Prodi e via discorrendo; piuttosto che farsi prendere dal panico perché non ci si ferma un secondo e ci si chiede cos’è questa crisi? Esiste davvero? Da dove viene? Chi la generata e chi la dovrà pagare? A quale pro e a vantaggio di chi? Perchè non si ragiona analizzando attentamente passo passo tutto ciò? Chi scrive non è un esperto di economia e soprattutto non vuole in nessun modo ergersi su un pulpito a voler dare  lezioni ma è solo una persona molto curiosa che non si è mai accontenta delle verità preconfe-zionate trasmesse da istituzioni, tv, scuola etc e che sull’esempio di S. Tommaso ha sempre voluto toccare con mano per credere e convalidare ciò che ci viene tramandato. Con questa mia lettera voglio solo esporre il frutto del mio ragionamento, non ulteriori teorie o annunci di sventura ma fatti concreti, i quali spero siano di ausilio al risveglio delle nostre coscienze e della nostra ragione, ribadendo ancora una volta che l’ultima mia intenzione sarebbe far la predica o la morale a chicchessia, questo è un compito che lascio ad altri. Per il resto mi reputo una persona comune che nel mio piccolo mi sforzo piuttosto che puntare il dito e dare giudizi a capire chi mi sta innanzi e l’ambiente dove vivo, quindi penso o meglio ne sono convinto di non poter in alcun modo giudicare un mio simile essendo anch’io un uomo soggetto all’errore e passibile di giudizio, quindi che potrei insegnare? Un altro errore che voglio evitare al lettore è il lasciarsi trasportare da quello che scriverò, non scambiando la lettera per un manuale di istruzioni di un mitomane in cerca di adepti, un vaso da dove estrarre soluzioni o peggio un incitamento alla rivolta, e solo lo sfogo (dopo il sentire quotidianamente solo lamentele e preoccupazioni varie) rivolto alla mia gente in preda ad una psicosi alimentata da chi ci “informa” di disgrazie imminenti, emergenze di vario genere, borse che crollano, incendi, alluvioni e chi più ne ha più ne metta, al contrario è un invito ad usare la propria razionalità filtrando le varie “informazioni” e non  prendere per oro colato tutto ciò che si sente, sforzandosi di “partorire” come diceva Socrate la verità che è dentro di noi e che nessuno può insegnarci. Altresì spero che altro frutto di queste righe sia il diffondersi di una certa serenità prendendo coscienza che non siamo ad un passo dal disastro o “alla fine dei tempi” ma siamo solo noi “gli artefici del nostro destino”. Detto ciò cercherò di spiegare passo passo il motivo dei miei dubbi.