Ci risiamo, le votazioni sono vicine e
comincia il countdown, le alleanze sono ormai quasi tutte stabilite e si
iniziano le sterili lotte di “partito”, ci si riunisce in fazioni tutti pronti
a criticar l’operato altrui, così armati di buoni propositi (che si
scioglieranno con buona probabilità come neve al sole), si lodano le proprie
virtù e le proprie iniziative, mentre si denigrano quelle altrui, dando la
caccia alle streghe, cercando il male assoluto nei politici, onorevoli,
senatori, governatori, sindaco, assessori, consiglieri, amministrazione,
macchina burocratica e chi più ne ha più ne metta. La cosa che più mi colpisce
e come le persone cerchino il male sempre fuori e mai dentro se stesse. Nella
vita quotidiana come nelle discussioni importanti siamo circondati da giudici,
scienziati e santi. Infatti penso e vedo che non ci sono persone che
comprendono quel che dicono, ovvero parlano in modo logorroico, facendo fiumi
di chiacchiere a loro dire intelligenti ma essenzialmente vuote, infatti sono spesso e volentieri luoghi comuni,
atteggiamenti tramandati dai genitori o dai mass media, dall’opinionista di
turno che ha detto un bel discorso e la gente lo avvalla ripetendolo a
pappagallo, poiché coincide con le proprie aspettative (non perché capisce
ripeto). I discorsi che spesso e volentieri si sentono sono: “ah se ci fossi io
farei…… no si dovrebbe fare così….. no, loro stanno sbagliando dovrebbero
fare…..” insomma tutti pronti a criticare, a fantasticare a far belle teorie,
ma mi chiedo ogni volta, chi parla capisce ciò che dice?