Ci risiamo, le votazioni sono vicine e
comincia il countdown, le alleanze sono ormai quasi tutte stabilite e si
iniziano le sterili lotte di “partito”, ci si riunisce in fazioni tutti pronti
a criticar l’operato altrui, così armati di buoni propositi (che si
scioglieranno con buona probabilità come neve al sole), si lodano le proprie
virtù e le proprie iniziative, mentre si denigrano quelle altrui, dando la
caccia alle streghe, cercando il male assoluto nei politici, onorevoli,
senatori, governatori, sindaco, assessori, consiglieri, amministrazione,
macchina burocratica e chi più ne ha più ne metta. La cosa che più mi colpisce
e come le persone cerchino il male sempre fuori e mai dentro se stesse. Nella
vita quotidiana come nelle discussioni importanti siamo circondati da giudici,
scienziati e santi. Infatti penso e vedo che non ci sono persone che
comprendono quel che dicono, ovvero parlano in modo logorroico, facendo fiumi
di chiacchiere a loro dire intelligenti ma essenzialmente vuote, infatti sono spesso e volentieri luoghi comuni,
atteggiamenti tramandati dai genitori o dai mass media, dall’opinionista di
turno che ha detto un bel discorso e la gente lo avvalla ripetendolo a
pappagallo, poiché coincide con le proprie aspettative (non perché capisce
ripeto). I discorsi che spesso e volentieri si sentono sono: “ah se ci fossi io
farei…… no si dovrebbe fare così….. no, loro stanno sbagliando dovrebbero
fare…..” insomma tutti pronti a criticare, a fantasticare a far belle teorie,
ma mi chiedo ogni volta, chi parla capisce ciò che dice?
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lunedì 25 agosto 2014
venerdì 28 marzo 2014
La matematica è un opinione?
Malgrado a furor di popolo si pensi che la matematica sia una
scienza “esatta”, ovvero si pensi che la matematica non sia un opinione, io
penso invece sia l’esatto contrario. Effettivamente la matematica applicata
alla vita reale non sempre trova riscontri empirici. Spesso sento parlare
persone che dando “molto” ricevono poco o niente in cambio, quindi 2+2 non fa
quattro per come si era pensato, in psicologia si assiste a vari fenomeni per i
quali i risultati prestabiliti dalla “saggezza” popolare sono differenti nella
realtà, esempio classico che mi viene in mente è quello in cui si crede che per
far desistere una persona dipendente da alcool, droghe o altre forme di
dipendenza basta togliere l’oggetto del desiderio ed il gioco è fatto, ma nella
realtà e nei centri di cura le persone non vengono curate in questo modo, anzi
viene assecondata la dipendenza riuscendo a curare in egual modo il paziente
quindi neppure qui 2+2 da il risultato che ci si aspetta, ma quello che più
potrebbe stupire è il sapere che neppure in matematica 2+2 fa quattro! Infatti
se non si usa il sistema decimale ed ad esempio si usa il sistema binario 2+2
farà 10, se cambiamo ancora sistema farà 22, se in fisica facciamo 4+3 non ci
darà 7 come ci aspettiamo, allora quando spesso sento dire non senza una certa
tracotanza o una certa “hybris” come la chiamavano i greci che la matematica
non è un opinione, non solo penso che non sia vero (malgrado comprendo cosa si
voglia dire) ma sia molto relativa questa teoria come le altre, ovvero vanno
applicate “hic et hunc” qui ed ora e non universalmente per ogni occasione
altrimenti si finirà per avere un sacco di convinzioni ma nessuna comprensione
effettiva di un fenomeno o della realtà che ci circonda.
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