Mi piace iniziare questo nuovo articolo con la frase
che usa Dante nella divina commedia, dopo esser uscito faticosamente
dall’inferno ed aver visto ogni genere di squallore, guardando il cielo
stellato si riempie di fiducia e speranza, così alla fine di queste righe spero
lo susciti in chi lo legga. Apparentemente potrebbe sembrare in contraddizione
con l’argomento crisi che ritratterò, ma non vuol essere altro che una metafora
positiva, un invito a guardare il cielo stellato che si trova dentro di noi, malgrado
tutto il pessimismo che ogni giorno ci viene trasmesso dall’esterno. Scrivo
nuovamente su questo argomento (ampliandolo non solo sul piano finanziario), anche
se ne avevo già parlato tempo addietro, poichè ancora oggi si trova in cima alla
top ten dei discorsi che fa la gente, abbiamo sempre sulle labbra il demone
crisi, faremmo uno di tutto affinchè si allontani al più presto da noi,
malgrado non sappiamo da dove viene e dove va, lo conosciamo per sentito dire, oggi
ci dicono se ne sta andando domani è ritornato più forte che mai e ci fa ancora
più paura, mi sembra un po’ come la paura del bambino per il lupo cattivo, che
i genitori gli descrivono e hanno inventato per un loro scopo. La gente usa il
termine come capro espiatorio di tutti i mali che ci affliggono, povertà,
suicidi, perdita del lavoro, aumento dei prezzi, ansie, fobie etc, insomma
questa crisi sembra la causa di tutte le nostre disgrazie, come un tempo (fino
a pochi decenni fa) il demonio era la causa di ogni male (disturbi psichici, furti,
pensieri erotici, omicidi etc). Oggi noi ci sentiremmo al di sopra di queste
cose, che susciterebbero ilarità credendole passate e cose che riguardano altri,
diremmo che ciò avveniva perché la gente era ignorante e non comprendeva, quindi
mi chiedo ciò non può avvenire pure oggi in maniera più subdola malgrado tutti
bene o male ci sentiamo “colti”? Non è vero che potrebbe essere la nostra una
nuova forma di ignoranza più evoluta? Ovvero
anche i nostri avi si credevano istruiti e conoscitori di se stessi e padroni
del mondo, in grado di insegnare il bene ed il male (quando non erano neanche
capaci loro di discernerlo personalmente), comprendevano uno di tutto, poichè
chi li governava con i mezzi di allora dava delle nozioni a convenienza ed oggi
noi non facciamo lo stesso errore? Non seguiamo alla lettera quello che ci
dicono tramite la tv e scarichiamo i nostri mali e le nostre paure sul moderno demone
sotto il nome alla moda di crisi? Il quale domani si chiamerà immigrazione,
mafia, pirateria etc, perche’ chi sta al di sopra di noi ci bombarda
perennemente con queste convinzioni? Siamo sicuri che tutto il male sia lì e
non abbia radici più profonde? Ovvero che il male parte da dentro di noi mentre
noi lo cerchiamo negli altri?