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lunedì 19 novembre 2012

Colloquio con Virnoctis. Chi sei veramente?


Salve Virnoctis come va? Oggi mi va di interrogarti vediamo cosa ne esce fuori da questo dialogo (come avresti detto tu “dia” due e logos “discorso” quindi discorso a due, parliamo entrambi, finora è stato un monologo o discorso a uno no? Hai parlato “solo tu” e sinceramente hai fatto bene, anche se devi ricordare che “ la miglior parola è quella che non si dice!” Guarda me....). Iniziamo con il tuo “battesimo”, ti sarai chiesto come molti lo hanno chiesto a me il significato del tuo nome Virnoctis, perchè e che vuol dire? Nomen omen dicevano i romani, ovvero il nome è un destino, quindi non è stato scelto a caso ma forse è meglio che te ne parli più avanti poi capirai il perchè.... Ogni articolo che hai scritto l'ho letto e riletto più volte, a questo punto un noto conduttore avrebbe detto: “la domanda sorge spontanea” e con lui molte persone potrebbero domandarsi: e allora perchè sono pieni di strafalcioni ed errori sintattici e grammaticali i tuoi articoli? La domanda è lecita, effettivamente Virnoctis avresti potuto farle queste benedette correzioni, rendendolo un articolo impeccabile, le basi penso ci siano e avresti potuto farlo in qualsiasi momento, ma sia tu che io non guardiamo la forma ma il contenuto, quindi se qualcuno si appiglia sugli errori e tralascia il nocciolo del discorso che possiamo farci se non prenderne atto? Non sono problemi nostri, abbiamo cose più serie da pensare ed analizzare, altresì se fosse stato un tema d'italiano o qualcosa di più formale avremmo curato per benino la forma. Così non ho voluto neanche fermarmi a questo, ho voluto fare un analisi ancora più dettagliata, scendere fino alle viscere di questo personaggio e analizzarne i discorsi, ecco perchè l'ho letto e riletto più volte ogni tuo articolo anche prima che venisse pubblicato, come in un gioco (e non una sfida, quello di solito è un atteggiamento adolescenziale che purtroppo in molte persone si prolunga oltre ) a veder quante più cose scoprivo di te ed adesso te ne enuncerò i vari passi.

In primis voglio farti notare come man mano che scrivevi molto hai lasciato di te e della tua personalità, ovvero un occhio disattento non se ne sarebbe mai accorto e tuttora vedo che a rileggerlo anche con attenzione se non si hanno le dovute conoscenze non si nota nulla di strano, quindi è vero che scrivevi sotto uno pseudonimo ma hai lasciato tanto materiale utile, (come ogni persona che scrive o parla) hai creato un “vedo non vedo”, un volerti nascondere lasciando molte tracce per farti trovare, il che potrebbe anche significare a mio avviso che tu l'abbia fatto consciamente per mettere alla prova, (esaminandone le reazioni di chi legge i tuoi articoli) cercando ancor di più di capire ed esaminare alcune situazioni dubbie e cercar di scandagliare ancor più da vicino le motivazioni di alcuni mali tanto odierni quanto antichi che spingono le persone a certi atteggiamenti, poiché ti spiego se avresti voluto nasconderti senza lasciar tracce (o riducendole quasi a zero) lo avresti potuto fare, ma se non lo hai fatto diciamo che lo hai fatto per un tuo “tornaconto”, infatti anche stavolta non mi sono fermato qui c'è dell'altro te ne parlerò in seguito. Leggendo i tuoi articoli, li leggo come una persona che non ti conosce, ovvero partendo da zero, dimentico chi sei ed ad ogni indizio raccolto, osservo se ho fatto centro o meno (lo faccio anche come allenamento per affinare sempre più questo lavoro personale d'introspezione) così raccolgo informazioni in modo discreto e certosino, come se non ti conoscessi, come se dovessi arrivarci da solo in base a quello che scrivi, esaminando attentamente il contenuto di ogni articolo ed oggi voglio darti prova di quanto detto, stilando un tuo profilo che ricalca in toto il tuo essere e la tua personalità; Ovviamente non essendo un mago, non avendo la palla di vetro e non facendo parte dei geni della massa che subito conoscono, sapevano etc etc, non avrei mai potuto darti un nome e cognome (tranne che non fossi stato nella cerchia delle mie conoscenze e comunque non mi sarebbe interessato più di tanto) ma il tuo profilo sì, e di questo non ti nascondo che ne vado fiero! Lo fatto con te come con ogni persona che incontro frequentemente, anche perchè odiernamente lo faccio con me stesso (che è la cosa più importante), ciò non ti nascondo che mi da buoni risultati empirici non teorici, ma non mi sazia, poichè mi fa capire che non sono arrivato (anche se sono molto avanti) ma solamente che ho intrapreso una buona strada, infatti è la realtà che mi conferma molte cose, non le mie convinzioni, e sopratutto sto molto attento a non adattare la stessa realtà a quello che penso (come fanno la maggior parte delle persone, anche se ciò sarebbe più semplice, costerebbe di meno ma mi prenderei in giro da solo e i risultati parlerebbero altrettanto chiaramente). Infatti ho imparato che nell'analizzare, nel “giudicare” e quando si osserva, non si deve assolutamente far uso di inferenze, che spesso non facilitano ma distorcono la realtà e la comprensione di un fenomeno, altresì per far ciò ci vuol pazienza, tempo e conoscenze, quindi meglio dar subito una risposta ad ogni cosa, è più veloce e più semplice (come fa la massa) che far tutti questi passaggi no? Ma ad entrambi non importa, noi guardiamo i risultati non le chiacchiere, tempi o i costi. Così ti ho analizzato, ed ho visto come succede spesso nelle persone, molte cose che neppure loro vedono, tu sei stato solo una delle mie “vittime” e ciò è fattibile ripeto poiché non mi baso su teorie o discorsi da piazza ma su esperienze di vita, applicate in primis sulla mia persona, infatti per primo passo quotidianamente al vaglio me stesso e solo dopo chi incontro, ma solo per necessità o se le esigenze lo chiedono. Quindi per ora possiamo dire di aver trovato alcuni indizi di te e di aver fatto una premessa onde evitare incomprensioni successive sul tuo profilo che riprenderemo alla fine di questo colloquio.
In secundis (come diceva Totò) mi sono chiesto perchè Virnoctis scrive? Effettivamente ritornando sempre al tuo primo articolo sulla crisi, enunci già una buona motivazione che potrebbe accontentare molte persone, ma personalmente non la ritengo esaustiva ovvero penso che sia una motivazione fuorviante e superficiale (quella che enunci), ma c'è ne sia un'altra più profonda, la quale è ancora più vera ed è il pilastro che sorregge pure l'altra e questa la tireremo fuori insieme più avanti. Penso pure che il far ciò da parte tua sia un fare astuto poiché le persone nascondono spesso le loro motivazioni a se stessi per svariati motivi, perchè non li comprendono, perchè ne hanno paura, perchè non capiscono, perchè non le vogliono capire etc, tu invece le capisci benissimo, così di proposito le nascondi e le manovri con un determinato scopo, di spostare l’attenzione di chi legge dove vuoi tu, come un illusionista lo fa con il suo pubblico, così accontenti molti dandogli quello che cercano, ma ti “nascondi” e ciò ti era quasi riuscito, ma ti ha reso più vulnerabile ai miei occhi e ti ho smascherato! Nel tuo articolo dici di scrivere stanco di veder la gente impaurita, di sentire la gente sparare mille teorie al vento senza sapere neanche di che parla, senti dire: “ah la colpa è di Berlusconi che.... ah la colpa è dei politici che si sono mangiati tutto..... ah al colpa è dei falsi invalidi che.... ah la colpa è di chi non paga le tasse che....” così potremmo continuare all'infinito, ma entrambi sappiamo che quando la gente parla non sa neanche quello che dice, ovvero chi dice la ”colpa è di....” spesso parla a vanvera, se chiedessimo di spiegarci anche alla carlona di cosa stanno parlando scenderebbe un silenzio pietoso, ovvero si fa casino, si parla, si ci bisticcia con chi ci contraria queste teorie, si ci farebbe uccidere per chi non le concorda e poi? Non si sa effettivamente neanche perchè? Ora mi chiedo in modo retorico, quando una persona parla dov'è la sua razionalità? Al posto di cercare risposte preconfezionate dalla tv, consensi di amici e compari di tutte le epoche, ( ah, ragiuni aviti cumpà.... lu munnu finì.... a li me timpi nun c'eranu sti così.... chi era bellu prima....) con tutte queste fesserie non si fa altro che divenire ciechi guide di altri ciechi, noi stiamo ben lontano dal ragionare e capire ogni cosa dalla vita quotidiana e non, poiché per comprendere bisogna conoscere, tenere il culo sulla sedia ed istruirsi per filtrare la realtà, guardarla non solo dal nostro punto di vista (limitato per antonomasia), ma spesso anche da quello di chi “sbaglia” o vede diversamente da noi, pure dal punto di vista della massa che non ragiona, in modo da non pretendere di conoscere a priori e non prendere per oro colato tutto ciò che ci viene detto! Così meglio non ragionare e cercare gente che plaudano le nostre commiserazioni, perpetuando questo pietoso rito che si tramanda nei secoli. Si caro Virnoctis, perchè penso che non è un problema dei nostri tempi (come si dice in ogni epoca) ma è un problema antico quanto l'uomo, che si perpetua in ogni generazione “in secula seculorum”, la massa come dici tu non ragiona, non l'ha mai fatto e mai lo farà, eppur si crede dotta. Uno dei frutti di questa scienza infusa è la politica, sia nazionale, internazionale che cittadina, la gente si crede vera conoscitrice ( altro male della massa che continuando a non ragionare non è cosciente del fatto che la forza dei politici poggia sulla loro paura e la loro ignoranza), basta vedere molte persone che dicono: “ah se sale tizio risolverà tutto... (o manderà alla malora tutto dipende dalle preferenze)”, “stolti e tardi di cuore” ma non vi rendete conto che chi andate a votare non sa neanche cosa deve fare e voi gli credete? Ma chi andate a votare il Messia? O David Copperfield? Stolti! In questi giorni c'è stato un pandemonio sul presidente americano su chi avrebbe “salvato” l'America, ma un uomo come può cambiare una nazione? (Parlo relativamente a questo campo, poichè se penso al Mahatma Gandhi... ma quello non era un politico, un venditore di fumo o un uomo di chiacchiere era un uomo che ha investito e lavorato su se stesso ed i risultati parlano da sè, ma la massa che vuol investire sugli altri...beh i risultati parlano altrettanto chiaro). Quindi se la massa non cambia se stessa (penso sia un utopia) come potrà cambiare chi ci rappresenta? Non sono quello che noi siamo e vogliamo? Se chiediamo a loro ed al popolo che li va a votare di spiegarci con parole proprie cos'è la politica che ci diranno? Scena muta eppure ambo i lati si farebbero uccidere per le proprie convinzioni: “se salgo io... se sale lui...” mah.... pensiamo che il male viene da fuori da chi sale o scende, ma in realtà viene da dentro! A tal proposito mi viene in mente un episodio del liceo, in cui durante una delle tante occupazioni di protesta, una mia compagna che si era messa a capo rivolta della classe, poiché era quella che gridava di più, la più incazzata con Berlusconi e i suoi cambiamenti (una dei tanti che voleva cambiare il mondo e gli altri), protestava contro un decreto legge (di cui non ricordo ne il nome ne il perchè, me ne fregavo allora pensate ora), battibecchi violenti con i professori che volevan fare lezione e difendevano i loro ideali politici ( qui da notare pure la maturità di chi “insegna”, si lamentano dei ragazzi ma loro, come tanti altri spesso sono insegnanti ma nel senso negativo....., comunque stendiamo un velo pietoso) insomma un orgia di opinioni “giuste” e tutti sapevano cosa si doveva fare, durante l'ora dell'unico professore saggio del liceo (ed anche delle altre scuole ed università che ho frequentato, poiché la saggezza e la sapienza non è data dal ruolo che si ricopre o dai titoli che si acquisiscono) entra in aula e non si oppone minimamente all'occupazione ma anzi “chiede” quale sia il motivo della protesta, alzandosi con voce impetuosa questa mia compagna enuncia a pappagallo una serie di motivazioni “gravissime”, di cui la causa maggiore è il decreto legge Berlusconiano il quale stava rovinando la scuola, ( se fosse stata di età più avanzata avrebbe detto: ah ai miei tempi…..) qui il mio professore saggiamente avendo capito il nocciolo del discorso interrompe quella furia e chiede con garbo di spiegare a lui insieme all'intera classe cosa sia un decreto legge! Non ci crederai Virnoctis, il silenzio che scese fu molto imbarazzante, come il colore del viso della mia compagna cambiò, non sapeva neanche da dove cominciare, che figuraccia fece lei e sopratutto la classe che la seguiva (ciò non specchia altro che il modo di fare dei politici e della massa di ogni tempo), così passarono due ore tranquille e serene dove il professore a partire dal decreto legge a tanto altro spiegò cos'era una riforma etc; Alt però, chi legge non si deve sentir superiore, facendo il paragone con la mia amica, ma per prima cosa pensi a quante volte lo si è fatto nella propria vita e poi la persona intelligente ne tira le conseguenze,le altre possono fare finta di niente e continuar come si è sempre fatto. Tu Virnoctis (falsa modestia a parte) ho notato che non ne hai bisogno, e questo è un punto a tuo favore, lasci far ciò a chi non ha sostanza e grida, incita le folle o chi gli sta vicino e poi non conosce neppure per se stesso. Questo è un altro aspetto di te che ho esaminato e penso (ritornando al discorso iniziale) sia la motivazione che ti spinga a scrivere, ovvero scrivi stanco di sentire discussioni vuote, grida, rivolte che sboccano nel ridicolo, chiacchiere di politici, gente impaurita ora dalla crisi, dalla mucca pazza, dalla malaria, e da chissà quant'altro ancora, gente manipolata che compra iphone dormendo dietro i negozi, yogurt miracolosi, cellulari alla moda, offerte e promozioni di vario genere etc, insomma scrivi pure perchè ti sei scocciato di tutte queste cazzate, ma sopratutto perchè vedi che la gente basa il proprio “io” su queste cose, perchè la gente è povera dentro, perchè come dici tu “rincorre il vento” e costruisce la propria casa sulla sabbia, così nella norma si sente “sicura”, forte ma alla più piccola intemperia, quando gli viene comunicata una cattiva notizia (vera o meno) si entra in “crisi” e questo non dipende da fattori esterni, come si crede, ma se si ragionasse si farebbe un mea culpa, si capirebbe che forse bisogna investire su noi stessi non su altro\i che va e viene, chi investe su se stesso qualsiasi cosa capita anche se vacilla non crollerà mai. Questo Virnoctis c'è lo dice ogni volta, non perchè voglia farci da maestro ma per spingerci a ragionare, poi ovviamente chi ha orecchi per intendere....
E fin qui ci siamo, adesso facciamo un ulteriore passo, andiamo più a fondo se scrivi cosa rappresenta questo scrivere per te? Qui mi viene da pensare prima che a te, a livello psicologico cosa rappresenta la scrittura nella persona. Tornando indietro nel tempo mi vengo in mente Carducci “In pianto antico” dove dedica la poesia al figlio morto, Leopardi che scrive alla propria amata “ a Silvia” e nelle altre poesie in cui si evince il cattivo carattere della madre, Manzoni nei “Promessi sposi” come in molte delle sue opere descrive le sue molte disgrazie nella vita reale ma altresì rispecchia la fede incondizionata nella divina provvidenza e molti altri famosi e non potrei citartene ma andiamo a noi, ai ragazzi ed al proprio diario segreto dove si scrivono tutte le cose più intime, ai ragazzi di oggi che scrivono costantemente sms e vengono criticati da grandi e non, considerandoli come annoiati e nullafacenti, mentre in realtà esprimono solo un grande desiderio di comunicazione e vicinanza (ma ovviamente questo non può capirlo chi li giudica e se debbo dire la mia tra i due il torto maggiore è di chi non comprende non di chi scrive),così come chi scrive su facebook perennemente viene preso di mira, ma penso non faccia altro che esprime se stesso per com'è, come chi scrive poesie avendone facoltà pure oggi non continua ad esprimere se stesso o meglio una parte? Cambia solo il modo, i mezzi, ma il discorso di fondo resta uguale, penso che se Leopardi fosse vissuto ai tempi nostri avrebbe scritto sms, le poesie le avrebbe messe su face book, quindi ciò avrebbe sminuito il suo valore e la sua bravura? No! Non è cambiato niente, come non sono cambiate le persone di allora che non capivano e capiscono neppure oggi. Continuando a farti un analisi ti chiedo come mai scrivi sotto un alias, non ti crei un profilo facebook e ti rendi visibile ricevendo molti complimenti tanto più di quanti ne ricevi ora? Molti me lo chiedono perchè non ti firmi, non fai vedere chi sei? Al tuo primo articolo molti neanche lo leggevano e già si chiedevano chi è? Hai ricevuto molti complimenti come persona “intelligente”, molti ti hanno detto che il tuoi articoli sono belli ma lunghi (fra questi mi ci associo pure io), ti hanno detto che hai fatto una foto esatta e veritiera della realtà non chiacchiere e lamentele, hai ricevuto pure una critica sul modo di vedere ma dallo stesso un elogio, in quanto malgrado si critichino i giovani la nostra terra riesce a generare menti pensanti come la tua che non seguono la massa, molti hanno complimentato la tua cultura e la tua erudizione sopratutto nell'ultimo articolo e cosi tanto altro, e se debbo dare un parere personale confermerei in toto quanto dicono di te, anche se non mi basta, oltre a questi bello,brutto, bravo, lungo, corto etc etc, se mi fermassi a ciò non capirei niente di te. Scendendo più a fondo mi sono chiesto ancora perchè? Perchè non ti firmi e ti prendi complimenti e non del frutto del “tuo ragionare e del tuo sapere” come scrivi tu? Non ti farebbe piacere? O forse non ti importa in primis perché non ne hai di bisogno? Lo sai che non tutti possono fare quello che fai tu, anche se ciò so che non ti piove dal cielo, ne ti è stato dato il dono della scienza infusa ma è solo frutto della tua pazienza, del tener a freno la bocca ed aprir le orecchie, del documentarti nei più svariati modi ma sempre da fonti sicure e da esperienze di vita mai da chiacchiere da piazza, malgrado ciò senza gonfiarti continui senza essere mai sazio, continui a leggere per vedere da una moltitudine di punti di vista, cercando di avere una visione sempre più completa delle cose, non guardandole da un punto ristretto per tempo e luogo e cose, che ti farebbe ragionare come la massa, ma ti distingui per il tuo modo pacato e concreto di dire le cose, usi pugno di ferro e guanto di velluto e ciò ti fa onore, parli e ti intercali pure nei panni della massa, di cui malgrado ne prendi le distanze per il modo di ragionare ed agire, non li giudichi o te ne tiri fuori, fai una scissione tra il peccato ed il peccatore, sapendo che anche tu sei un uomo e provieni dalla massa ma ne sei uscito con le tua forze per questo parli, (vedi il mito della caverna di Platone) ma continuo a chiederti se sei così altruista perchè non ti sveli? Ti giustifichi dicendo che lo fai per ricevere complimenti e critiche sincere che altrimenti non uscirebbero fuori da chi ti conosce personalmente, ed io ti dico sia che funziona, poiché l'ho provato di persona, ma non è tutta la verità ma solo una parte. Molte persone aspettano il tuo nome eppure lasci delle tracce che nessuno coglie e ti sveli sempre più perchè? Così penso (anche per non allungare ulteriormente il discorso) sia arrivato il tempo delle risposte.
Inizio con il darti ragione del tuo nome. Virnoctis è un neologismo personale che esprime il tuo essere, significa uomo della notte ( da “vir” uomo e “noctis” genitivo di “nox” notte, quindi uomo della notte). Ovvero come ti dicevo all'inizio “nomen omen” quando scrivi, tu lo sai meglio di me scrivi di notte, quando tutto tace, nulla ti disturba e puoi concentrarti per esprimere il tuo pensiero e dedicarti un po' di tempo, cosa impossibile durante il giorno. Ti costa ovviamente, molte critiche sono scaturite e tante ne potrebbero uscire, ma che dire non è un problema nostro, mi vien sempre da pensare “non ti curar di loro ma guarda e passa”, ovvero il problema è di chi guarda che non avendo facoltà di discernimento e non capendo che deve fare? Giudica, critica e da buoni consigli in questo come in altri campi, ma effettivamente non sa neanche quello che dice, quindi che dire, se si risponde alle critiche sterili, basati solo su giudizi e non roba concreta si gioca sullo stesso livello, ovvero criticheremmo come la massa e quindi che distinzione ci sarebbe tra noi e loro? Nessuna! Ed ecco il nostro modo di agire è differente (come anche i risultati lo sono non solo le chiacchiere). In seguito penso sia arrivato il momento di buttar giù la maschera, ovvero di capire che questo dialogo non è frutto di una personalità schizofrenica, non siamo dottor jack e mister hyde, io e Virnoctis non siamo due persone scisse ma siamo un unica cosa, ovvero Virnoctis non è altro che il mio alter ego (altro io significa in latino), creato da me in modo che possa dire tutto ciò che io tralascio, che spesso non voglio dire. In primis perchè non ne ho di bisogno, in quanto io sono maestro solo a me stesso e mai agli altri, far il sapientone, far bella figura in un gruppo richiamando su di me l’attenzione o umiliando o ingannando gli altri è un atteggiamento che esiste da quando esiste l'uomo ed è proprio delle persone vuote, ecco che noi non ne abbiamo bisogno, ma nel momento in cui vedo la gente sparar a salve, gettarsi nel panico, sparare fesserie, dare buoni consigli e teorie create ad hoc, come in fisica suscita in me “una reazione di uguale intensità ma di direzione opposta”, onde evitar di far da “benefattore” ad ogni persona che incontro (che reputo inutile poiché le persone non si cambiano, sopratutto con le chiacchiere) ecco allora che mi vedo costretto a creare e sguinzagliare Virnoctis. Non serve altro che ha dar sfogo, a far uscire tutto quello che penso, dar una visione più completa delle solite chiacchiere e giudizi a cui sono esposto. Spesso vedo che quando una persona si trova in difficoltà si creano soprattutto nelle persone che gli stanno vicine mille buoni propositi, mille buoni consigli, che non fanno altro che peggiorar la situazione, da persona accorta vedo che queste persone sprofondano ancor più nell’abisso quindi di per se capisco che questo modo di agire diffuso è sbagliato, e ciò come posso dire ben forte (tramite Virnoctis) dipende maggiormente da chi le circonda, ovvero noi nella loro situazione non sapremmo uscirne, eppure siamo pronti ad indicare la strada, ipocriti! Come si può aiutare un altro se non si conosce se stessi? Ecco allora che le persone si allontanano poiché non si sentono capite, perché chi parla non ne ha facoltà, quindi lavorare su se stessi aiuterebbe pure chi ci circonda eppure…. Comunque continuando il nostro discorso ti potrei dire di aver capito pure perché non parli in queste situazioni e perché scrivi in anonimo. Il non parlare malgrado si conosca è sintomo di saggezza, si parla solo quando interpellati e se la situazione lo chiede, il parlare sempre e comunque senza capire oppure perché “io penso” è un atteggiamento diffuso ma che non fa parte della mia personalità, ovvero quando si parla a pappagallo enunciando belle teorie, quando si danno dei buoni consigli lo si fa solo perché si ha bisogno di sentirsi elogiati, dotti, maestri etc, magari lo si fa con buoni propositi, direttamente può sembrare strano ma se ci pensate vedrete che è così, ora questo non è un bisogno nostro, ovvero quando io parlo lo faccio se c’è ne stretto bisogno e se è una persona cara che chiede aiuto, poiché anche se cara e per svariati motivi non mi chiede so stare a mio posto anche per rispetto suo. Così quando Virnoctis scrivi e ti chiedevo perché lo fai, ho analizzato per prima cosa come ti dicevo il significato dello scrivere nell’uomo. Chi scrive come enunciavo sopra, scrive per i più svariati motivi, Carducci lo fa per la morte del figlio, Leopardi lo fa per la sua amata Silvia e per questioni familiari etc, ora ritornando a noi i giovani che scrivono nei propri diari, lo scambio continuo di sms, chi scrive per la morte di un genitore, di un amica, chi scrive per il proprio amore, chi scrive perennemente su facebook (giovani e non) non fa altro che cercare un luogo (immaginario), un rifugio intimo, sacro dove poter esprimere tutto quello che noi siamo effettivamente lontano dalla società e dalle persone che ci vogliono in un determinata maniera e giudicherebbe i nostri pensieri ed il nostro operato, un luogo spesso da custodire gelosamente e tener nascosto da occhi indiscreti, mentre altre volte gridare agli altri i propri sentimenti pubblicamente a secondo dei propri bisogni, un luogo in cui rifugiarsi e star da soli con il proprio dolore o la propria gioia, insomma un luogo nostro di cui ognuno ne fa quel che vuole essendo se stesso! Dove ognuno mette in campo la parte più profonda di se, parte che ripeto, spesso si è costretti a nascondere poiché non consona alle persone o alla società, ecco che si ci ritaglio un angolo dove esser se stessi, spesso viene usato pure in ambito terapeutico e da ottimi risultati, quindi fregandosene dei giudizi altrui che lasciano il tempo che trovano, a chi scrive come Virnoctis incoraggio a continuare, da qui penso si possono spiegare molte cose e soprattutto molte cose di Virnoctis. Quando scrivi, continuando il discorso precedente, lasci molte tracce per farti trovare ma non dagli altri ma da te stesso, o meglio scrivi appositamente lasciando tracce di te poiché vuoi firmare come tuoi gli articoli, sono una firma che ne garantiscono l’autenticità ai tuoi occhi seppur in forma anonima. Scrivi in anonimo poiché sai come dicevamo sopra, che malgrado possano far sempre piacere i complimenti, non ne avevamo bisogno prima e non ne abbiamo bisogno ora, ringraziamo chi li ha fatti ma non sono stati lo scopo dello scrivere. Vero si che ci fanno piacere i complimenti e le critiche sincere delle persone, ma lo scrivere in anonimo ho visto che ha un fine tutt’altro che altruista, mi spiego meglio: scrivo in anonimo poichè il discorso è rivolto a me stesso! Pensate se avrei voluto avrei potuto pubblicizzarlo, firmare i miei articoli, creare un profilo facebook pensate a come si sarebbero centuplicate le visite, complimenti(veri e non) critiche etc ma che me ne faccio? A me interessava solo scrivere per sfogarmi, un modo intelligente per buttar fuori un qualcosa che dentro esplodeva e completare la mia persona prendendo ancor più coscienza di me stesso, creando questo luogo mio che mi ritornasse tutti i suoi benefici, quindi creato di proposito e con cognizione di causa senza nessuan ”ispirazione” che mi renderebbe un “artista”, ecco cosa fai Virnoctis scrivi per me, mi completi dici quello che so e non dico, altrimenti che senso avrebbe la tua esistenza? Ripeto sei il mio alter ego, quindi dicendo quello che non dico mi completi e ritorni il tutto a me! Scrivi spesso dicendo cose che seppur vere sai che potrebbero ferire l’interlocutore, poiché come diceva S.Agostino: “La luce è buona ma se si fa vedere ad un occhio malato si finirà per accecarlo, così prima si aspetta che l’occhio guarisca e sia pronto per la luce”, ora spesso mi capita di saper o vedere la cosa giusta, ma so che più giusto è stare zitto poiché il terreno non è pronto e finche non lo sarà si deve tacere, così come posso affermare che solo le persone che non capiscono niente conoscono cosa sia giusto o sbagliato, poiché chi fa da maestro agli altri spesso e volentieri non lo è neanche per se stesso, chi non capisce niente al vedere una situazione subito conosce il da farsi, ma ripeto solo chi non capisce niente fa ciò, poiché chi capisce sta zitto ed aiuta concretamente con quello che ci chiede l’altro sapendolo ascoltare non riempiendolo di teorie e fesserie varie. Se per primi non sappiamo fare silenzio dentro di noi, fuggendolo ad ogni costo evitando di capirci e ascoltarci come potremmo ascoltare ed aiutare chi ci sta accanto? Se una persona che soffre accanto a noi non riusciamo ad aiutarla il problema maggiore sta in noi, poiché nella sua stessa situazione staremo peggio di lei, quindi se una persona ragiona, in primis da aiuto a se stessa nell’ eventualità accada e poi pensa agli altri, non incazzatevi perché non guariscono con i buoni consigli ma incazzatevi con voi stessi poiché non siete bravi voi, chi ha bisogno è un libro aperto ma la bravura non è di chi se lo trova in mano e lo giudica ma in chi sa leggerlo e sa capirlo. Ora spesso vedo persone che bevono e gli vien detto non devi bere, fumano e non devi fumare, si drogano e ti fa male, ma io vi chiedo: se prendiamo questi buoni consigli quando mai hanno avuto effetto? Mai! Personalmente non ho mai detto ciò e mai lo direi, poiché ritengo non ci sia nulla di più sbagliato! Malgrado i buoni propositi, poiché diciamo quello che sentiamo dire agli altri, ma senza mai ragionare su cosa stiamo dicendo. Certo se viene rivolto questo invito da un amico o una persona cara si può apprezzar la preoccupazione e la premura ma per il resto state certi che non ci sarà mai nessun risultato. Spesso vedo criticar chi si trova vittima di questi situazioni e vederli allontanare come chi ha la lebbra, vedo persone pronte a giudicare chi si ubriaca, chi “impazzisce” chiedendosi cosa sia successo, qui io girerei la domanda e direi se una persona si ubriaca, se “impazzisce” piuttosto che giudicarla chiedetevi il perché e pensate che un giorno anche voi potreste esser al suo posto e come ne uscireste? Vi farebbe piacere essere giudicati? Ecco perché scrive Virnoctis anche per non ferire chi giudica, poiché malgrado queste persone che bevono, “impazziscono”, si drogano sembrano la spazzatura della società non sono affatto tali, ma hanno una loro logica e seguono un determinato percorso che chi giudica non potrà mai capire, ma il dir ciò malgrado sarebbe la cosa “giusta” ferirebbe chi ascolta, quindi meglio tacere e dar la parola a Virnoctis, che ripeto non scrive neppure per chi legge ma scrive per me! Scrivi Virnoctis, per dar voce a questa povera gente stanca, che come me è stufa delle solite prediche senza nessun risultato, parla poiché per esperienza di vita sa che certe cose non hanno mai funzionato e mai lo faranno, ma ciò nasce non per far da maestro a qualcuno, poiché il primo ad esaminarmi sono sempre io, ecco perché quando parlo di qualcuno non vado a caso, non tiro ad indovinare ma vado a colpo sicuro, so quel che dico per conoscenze e esperienze di vita concrete e non teorie da piazza o lette e sentite da qualche parte o da esperti, e la realtà me ne da conferma giornalmente, poiché ripeto il mio primo sforzo e di esser maestro a me stesso mai agli altri, quando c’è da criticare per prima cosa vaglio me stesso mai gli altri. Se faccio un qualcosa mi chiedo se chi lo riceve ne può trarre beneficio, solo allora parlo, poiché anche se quel che dico è “giusto” se capisco che chi lo riceve magari non è pronto o non gli interessa, ha più interesse a piangersi addorso o lamentarsi degli altri e di se stesso piuttosto che capire, sto zitto e do voce ha Virnoctis che dice senza ferire nessuno, poiché so che anche chi giudica a sua volta deve esser preso con le buone e con modo, poi le crociate per le cose “giuste”le lasciamo fare agli altri, con i risultati annessi, queste nelle persone intelligenti fa mettere tutto in discussione e farebbe cambiare modo di agire, negli altri provoca critiche. Potrebbe sembrare un panegirico verso la mia persona ma non lo è, è solo un parlare mettendo a nudo certi atteggiamenti, chiamandoli con il loro nome, parlo di me stesso così per come sono, non per come mi vedono gli altri o come penso che io sia, ne parlo razionalmente, facendomi un autoanalisi, scrutandomi, solo successivamente parlo e vedo l’atteggiamento della massa, ma senza mai condannarla, rispettandola malgrado critichi i suoi atteggiamenti, che la rendono vittima di se stessi, avendo compassione del loro volare bassi ma non compassione di loro come persone, poiché ripeto critico l’ atteggiamento non le persone. Questo è importante in chi giudica anche se non si fa mai. Spesso vedo che le persone si arrabbiano credendo che quel che gli vien fatto lo facciano come un dispetto, ma chi giudica non capisce che chi si comporta così non lo fa come un affronto personale ma lo fa perché è così. La maturità delle persone sta nel decidere se continuare a restarci o lasciarle per i fatti loro, ecco che piuttosto che criticare gli altri dico sempre di criticare noi stessi, poiché se li scegliamo, se li cerchiamo, siamo come loro malgrado le critiche! Non si dice dimmi con chi vai e ti dirò chi sei? Da oggi pensate che la colpa è vostra mai degli altri! Quindi Virnoctis, scrivi a te stesso, parli di ciò in modo saggio senza ferire chi condanna, spingendolo a riflettere sul fatto che nessuno è perfetto e chi è senza peccato scagli la prima pietra! Scrivi ciò poiché non hai bisogno di fama, successo ed il plauso della gente, altrimenti ti firmeresti ed useresti altri canali per diffondere il tuo messaggio, scrivi a te stesso poiché sai che solo investendo sulla tua persona avrai un frutto per te e per chi ti sta vicino, quando aiuti chi ti sta vicino vedi i risultati facendoli star bene, non con chiacchiere o buoni consigli ma andando al cuore del problema, e di ciò malgrado ne vai fiero e ti distingue dalla massa non ne parli, ma lo conservi in cuor tuo, non hai bisogno di suonar la tromba e farlo sapere a quante più persone, lo dici a Virnoctis che te lo ripete, lo ritorna a te, ed il far ciò non è un discorso che può fare chiunque, lo sai ne sei cosciente ma vai avanti poichè sai che c’è sempre da perfezionarsi, mai ti adagi sui tuoi risultati o le tue conoscenze, questo per te sarebbe un campanello di allarme che ti direbbe che sei sulla via sbagliata, tu non gli altri. Quindi penso che non svelerò mai la tua identità, il nome e cognome poiché sarebbe solo una chiacchiera da cortile, gossip, tu sei nato per ritornare tutto a me, per completare quel che per delicatezza non dico, per dar sfogo a quello che penso malgrado vedo che il terreno non è pronto, questa è la tua missione, non il darti gloria e l’insegnare ad altri. Quindi altro che per la gente o per il popolo, è in parte vero ma lo scopo principale sono sempre io, e ripeto lo pseudonimo è usato ad un livello superficiale, onde evitare critiche personali come motivazione parziale e manifesta, ma soprattutto per distogliere queste dal suo scopo principale. ovvero ritornare tutti i suoi frutti a me stesso, la quale è la vera motivazione quella latente (che come promesso ti ho smascherato).
In conclusione caro Virnoctis voglio dirti che sono fiero di te e del tuo lavoro, rimani così e vai avanti per la tua strada, poiché finora hai adempiuto in tutto al tuo dovere. Sei parte della mia personalità poliedrica (come quella di ogni persona) che non si può racchiudere in poche parole, quello continuiamo a farlo fare agli altri, ho voluto darti un profilo solo per onestà intellettuale e ringraziarti del tuo operato, sperò sia stato esaustivo, per il resto ti auguro una buona fortuna e un buon lavoro.

18/XI/2012

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