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sabato 13 ottobre 2012

Piccole curiosità… ( I e II parte)


Vi siete chiesti mai perche si usa e cos’è la chiocciola negli indirizzi mail? Da dove deriva il termine “volgare” mignotta? Come mai nell’era dell’informatica si utilizzano termini latini come fax, forum, inter(net), intra(net), monitor etc? Questa volta intendo scrivere qualcosa di più leggero e scorrevole, sin da piccolo sono stato attratto dall’etimologia dei nostri vocaboli dialettali, italiani etc, così oggi facendo riferimento alle reminiscenze del liceo, curiosità personali sulla nostra lingua con approfondimenti e ricerche tra dizionari etimologici e libri vari nel corso degli anni ho scoperto il significato e l’origine di molti nomi che usiamo per chiamare oggetti, locali, persone etc. Quindi posso affermare che lingue spesso considerate “morte”  siano la chiave di volta per capire molte cose ed il mondo che ci circonda. Auguro una buona lettura e buon divertimento ed apprendimento.



v AD: Quando si usa? Quotidianamente!!! Chi scrive mail  usa ogni giorno la famosa chiocciola “@”, essa non è altro che il composto della lettera “a” con una “d”, in latino quando si vuole esprimere moto a luogo si usa “ad”, cosi è stato importato pure nel linguaggio informatico per indicare un moto a luogo (figurato), ovvero nel spedire un messaggio lo si spedisce “ad” seguito dal nome del server  a cui viene indirizzata. Spesso i neofiti in informatica confondono il link di un sito mettendoci una chiocciola, ovvero vai su www… @yahoo.it  ma come si può capire adesso “questo matrimonio non sa da fare”, se vi viene detto così da oggi in poi chiedete all’ interlocutore di darvi l’indirizzo esatto poichè sta facendo un po’ di confusione…

v ADOLESCENZA: Deriva dal verbo latino “adolesco” che significa io sto per diventare, è una fase della crescita non presente in tutte le società, infatti è il frutto di un determinato meccanismo sociale dovuto soprattutto ad un fattore economico, anche da noi fino ad nemmeno un secolo fa (i nonni ne hanno memoria) si passava da bambini ad adulti direttamente, ripeto è la società che ha creato l’adolescenza.
v AGENDA:  Tutti noi ne possediamo almeno una anche se magari si trova impolverata in qualche cassetto, letteralmente vuol dire “cose dare fare”, il suo nome deriva dal gerundivo del verbo latino “agere” che significa fare, agire.

v AIAX: Per prima cosa ci viene in mente un famoso prodotto usato dalle casalinghe, ma esso (o meglio il produttore) prende spunto dall’eroe omerico il forte e coraggioso Aiax, cosi sicuramente per similitudine è stato affiancato al nome di questo prodotto per esaltarne la forza e il vigore nel togliere lo sporco.

v ALBUM: Chi non ne ha uno a casa dove conserva foto e ricordi o altro? Letteralmente significa pagina bianca, veniva usato in epoca romana dal pontefice massimo per scrivere eventi quali avvenimenti, date ed eventi importanti etc.

v ALGIDA: Lo conosciamo soprattutto come marchio di una famosa casa di gelati, esso originariamente deriva dal l’aggettivo latino che significa “cose ghiacciate”.

v ALIAS: Viene usato soprattutto quando si parla di artisti o persone che vogliono nascondere la propria identità, spesso il nome anagrafico è meno conosciuto così il personaggio è subito identificato tramite il nome d’arte o il suo alias, esempio: Farrokh Bulsara ( che non conosce nessuno ) è l’alias di Freddie Mercury , oppure Renato Fiacchini alias Renato Zero. Deriva da un avverbio latino che significa: “altrimenti detto,  in altre parole,  ovvero,  vale a dire ”. Un suo sinonimo è pseudonimo aggettivo derivante dal greco composto da due parole: ψευδο ( pseudo ) falso e oνομα ( onoma ) nome che vuol dire: nome falso.

v ALIBI: Usato abitualmente in ambiente investigativo, se ne sente parlare nei film polizieschi, in origine era un avverbio latino che significa: “in altro luogo”.

v AMBULATORIO: Luogo in cui come dice la stessa parola non si prevede degenza, infatti deriva dal latino “ambulare” che significa camminare, quindi luogo in cui si è di passaggio e non si sosta.

v ANGELO: Nome di persona che deriva dal greco “aggellos “che significa messaggero, infatti in tutte le religioni gli angeli sono i messaggeri di Dio.               
v ARISTON: Oltre ad un noto marchio di frigoriferi ed elettrodomestici, oltre al teatro in cui si svolge Sanremo esso è il superlativo greco di “agatos” che significa il più nobile, il migliore etc,  ecco perché viene usato in molte cose onde ricalcarne (in chi sa leggerle) la superiorità e la qualità, ed in chi non sa leggerli altresì da un senso di mistero ed aristocrazia insomma nulla è lasciato al caso…

v ATOMO: Significa indivisibile deriva dal greco “a” (alfa privativa esempi a-sociale,  a-patico a-tossico etc) e tomos (pezzo, frammento) fu chiamato cosi poiché i greci pensavano che era la particella indivisibile di cui si componevano gli elementi, ma nell’800 si scoprì che non era cosi che lo stesso atomo a sua volta era composto da elettroni, positroni e neutroni.

v BACCANO: Sicuramente questo termine deriva dai baccanali, ovvero feste organizzate dai romani (importate dai greci) a metà marzo, esse erano in onore del dio Bacco (dio del vino e della gioia vedi caso…) in cui si faceva uso abbondante di vino e si eccedeva in tutto, in queste feste gli schiamazzi erano la norma ecco perché ancora oggi si parla di “baccano”….                                  

v BIS: Spesso si grida quando uno spettacolo è di gradimento oppure dopo aver gustato qualcosa di cui se ne chiede un'altra porzione, in latino significa una seconda volta.

v BONUS - MALUS: Chiunque possiede un auto nel momento della stipula del contratto assicurativo è venuto a contatto con questa formula. Coniata dalle società assicurative negli anni 70 essa è il composto di due aggettivi latini che significano  buono e cattivo, ovvero chi guida senza procurare incidenti per l’assicurazione è bonus poiché non arreca danni, mentre chi causa incidenti viene definito come malus o cattivo e secondo questa formula viene castigato con un aumento del premio assicurativo e l’aumento della classe di merito.

v CARDIOLOGIA: Come la maggior parte dei nomi in medicina deriva dal greco, infatti non appena uno studente si iscrive in medicina una delle prime materie in cui si imbatte è il greco. La parola in questione deriva da cardia che significa cuore (vedi tachicardia da tachius veloce e cardia etc), e logos che è la parola più importante della lingua greca, di cui i significati sono molteplici ma i più rilevanti sono: parola, discorso, scienza, in questo  caso significa scienza del cuore, altre parole derivate in medicina da logos sono:  neurologia, ematologia, urologia etc.  

v CALOGERO: Deriva dal Greco “kalos” (buono, bello) e “gheros” (vecchio da cui deriva pure la parola geriatria) quindi significa buon vecchio o buon saggio, nella cultura cristiana i calogeri erano i monachi, era un epiteto con cui venivano chiamati per la loro saggezza.

v CALLIGRAFIA: Come sopra il primo nome è “kalos” il secondo “grafo” io scrivo quindi significa bella scrittura.

v CANDIDATO: Nella Roma antica i candidati indossavano una toga bianca per distinguersi da quelli non candidati, altresì il bianco stava a significare (in teoria un po’ come avviene oggi per i nostri politici) la purezza, infatti il vocabolo deriva dal latino “candido” che significa bianco.

v CARPE DIEM: E’ una frase di Orazio, spesso viene citata in modo erroneo, ovvero viene interpretata come “cogli l’attimo” in senso opportunistico, ma nel testo originale l’autore facendo riferimento alla filosofia epicurea invita a godere e vivere la vita istante per istante e non rimandare la felicità al domani, quindi cogli l’attimo ha un senso molto più profondo.

v “CIRASA”: Termine dialettale indicante il frutto del ciliegio, molti si arricciano il naso al sentire questi termini considerandoli un qualcosa di grezzo o rozzo, sotto una maschera di fumo parlando in un italiano “doc” (anche se spesso risulta una traduzione simultanea dal dialetto all’italiano quindi con tutte le gaffe annesse) ma ritornando a noi il termine deriva dal greco “cherasos” e successivamente dal latino cerasa quindi altro che grezzo…

v CIMITERO: Sin dall’età preistorica le necropoli da “necros” morto e “polis” città erano il luogo in cui venivano seppelliti i defunti, in seguito con l’avvento del cristianesimo i morti furono sepolti nelle catacombe onde evitare persecuzioni e per esser riuniti per il giorno della resurrezione, in seguito secondo lo stesso principio venivano seppelliti dentro le chiese, fino all’editto napoleonico nell’800 che stabili che i morti non dovevano più essere sepolti dentro le città ma in una zona periferica. Così  sempre in ottica cristiana nacquero gli attuali cimiteri, il cui nome deriva dal greco “koimeterion” che significa luogo di riposo, dormitorio, quindi luogo in cui riposano i defunti nell’attesa del risveglio della resurrezione.

v CLIENTE: Deriva dal latino “cliens”;  il cliens era colui che non godendo di vantaggi nella società si affidava ad un “patronus” ovvero una persona potente che lo aiutava al quale in cambio egli doveva diversi favori, come il voto nelle assemblee, lavori vari, aiuto in caso di guerra etc, in più una persona che passeggiava nelle piazze con un lungo seguito di cliens era considerato come un uomo potente e di prestigio. Ecco da dove deriva il nostro termine clientelismo…..

v CONCLAVE: Chiuso (cum clave) con chiave, è la stanza dove si rinchiudo i cardinali durante l’elezione del pontefice, altresì famosa la frase che dicono nel chiudere la porta “extra omnes” ovvero fuori tutti.

v  CRUCIVERBA: Letteralmente significa parole a croce deriva dal latino crux (dat. cruci) e verbum (neutro pl. verba).

v CURSUS HONORUM: Si usa spesso nell’indicare le cariche ricoperte durante vita soprattutto da politici, avvocati,  magistrati etc letteralmente significa sviluppo delle cariche.

v CURRICULUM VITAE: E’ ormai una prassi nella ricerca di un lavoro presentarlo, poiché in esso viene descritta per intero la “carriera della vita” ovvero tutto il percorso lavorativo e formativo della persona.

v DEFICIT: Deriva dal verbo latino deficere,  ovvero mancare. Oggi è diventato nella nostra lingua come nelle altre un sostantivo.

v DERMATITE:Malattia della pella derivante dal greco “derma” che significa pelle ed il suffisso “ite”  (infiammazione) con cui finiscono tutte le patologie in medicina (otite, faringite, poliomelite etc).

v DEMOCRAZIA: La democrazia o potere del popolo (da “demos” e “kratos”) nell’antica grecia veniva amministrata  nelle “agorà” (la piazza) delle “polis” (città) in cui partecipavano tutti i cittadini tranne gli schiavi per prendere decisioni sulla vita della comunità.

v DETECTOR: Viene usato ormai in molte lingue pure nell’inglese, famosi sono i metal-detector, lie-detector etc. In latino significa scopritore.

v DIO: Spesso ci si chiede: Perché si chiama Allah, Geova, Javhe’, Dio, Zues, Giove etc? Non volendo prolungarci sull’origine degli altri nomi la parola Dio usata in Europa deriva dalle nostre radici elleniche, ovvero dios, dii, dia etc erano i nomi  declinati del nome di Zeus ovvero il padre degli dei, Zeus era presente solo al nominativo negli altri casi genitivo, dativo etc veniva chiamato con i nomi di sopra, ecco perché con l’avvento del cristianesimo Javhè prese il nome di “Dio” nella nostra cultura.

v DOROTEA: Nome di persona derivante dal greco composto da dora (doni) teos (Dio) quindi significa dono di Dio.

v DOMENICA: ”Dominica dies” ovvero giorno del Signore, come tutti gli altri giorni dedicati alle divinità greco-romane (marte, mercurio, giove, venere etc dies) l’imperatore Constantino decise di dedicare (in modo ambiguo) un giorno al Signore, lo proclamò giorno di riposo senza dar tante spiegazione così fece passar in modo indolore (come farà per il natale) il giorno dedicato al dio sole o “sol dies” con il nuovo sole ovvero Cristo chiamandolo “dominica dies” . Effettivamente le prime comunità cristiane come alcune chiese protestanti rifacendosi alla tradizione ebraica di cui erano diretti discendenti festeggiavano tale giorno il sabato e non la domenica considerandola una festa pagana. Seppur dalla nostra lingua sembra ormai aver cancellato questo ricordo chiedetevi come mai in inglese Domenica si dice Sunday  ed in tedesco Soontag? Ora capirete da soli il perché…                                                                    P.S:  Se pensiamo al nostro dialetto vedremo molte assonanze con il termine “dies” ovvero giorno non diciamo forse: Duminica-dia, Luni-dia, marti-dia etc?

v ECCETERA: In italiano è ormai un sostantivo, deriva dal latino “ et cetera” che significa: e le restanti cose.

v ERRATA CORRIGE: Si legge spesso in fondo ai libri dove vengono emendati tutti gli errori del testo con le eventuali correzioni significa “correggi le cose sbagliate”.

v  EXCELSIOR: Se ricordo bene dovrebbe essere un superlativo significante: Il massimo dell'eccellenza, dell eleganza, anche più in alto. E’ il composto di due parole ovvero “ex” (complemento di moto da luogo) e “celo” nascondere, significa uscire fuori dal nascondimento quindi venire in mostra.

v EGREGGIO: Come sopra è il composto di due parole “ex” (complemento di moto da luogo) e “gregem” gregge, coniato nella Roma antica in cui c’erano molti pastori significa uscire fuori dal gregge dalla massa, quindi distinguersi dagli altri.

v EPIFANIA: Può sembrare strano ma il vero natale cristiano è il 6 Gennaio ovvero per l’epifania. Molte chiese infatti non festeggiano il 25 Dicembre, gli ortodossi lo festeggiano per l’epifania vi siete mai chiesti perché? Forse non vi è mai importato tutti lo festeggiano il 25 dicembre quindi è vero no? Noi siamo nel giusto poiché siamo in maggioranza mentre gli altri sbagliano ed io mi ripeto perché? Epifania deriva dal greco “epì”  prefisso  che sta ad indicare un moto dall’ alto significante da sopra e “fainomai” che significa apparire, mostrarsi, quindi colui che viene che si mostra dall’alto  ovvero per i cristiani il Cristo che nasce e viene dall’alto tra noi, quindi la festa cristiana della nascita di Cristo è il 6 Gennaio come la festeggiavano le prime comunità cristiane fino a metà del IV secolo ed allora perché festeggiamo il 25 Dicembre? L’ imperatore Costantino promuovendo il cristianesimo come religione di stato ebbe molte difficoltà a sostituire alcune feste pagane a cui il popolo romano era legato, una di queste fu quella del Sol Invictus. Il 25 Dicembre (l’attuale natale“dies natalis” ovvero il giorno della nascita) era ed è il solstizio invernale ed in quel giorno i romani festeggiano il dio sole che era tra le più grandi divinità di allora, ecco che nel voler sostituirla con il 6 Gennaio fu un qualcosa di molto difficile se non impossibile, allora con fare astuto Costantino non fece altro che trasformare la festa pagana in cristiana, cambiando solo il nome e non la data portando il Cristo come il nuovo “sole” e così con il tempo si ebbe il cambiamento desiderato; (cambiamento che si è verificato per molte cose, infatti molte usanze greco-romane sono state importate e sono ancora in uso tra noi, l’aureola, il pontefice, il sacerdote, le processioni con simulacri, i templi pagani adibiti a chiese etc, anche se ciò è normale quando avviene il tramonto di una cultura e l’avvento di un altra). Così il discorso del “natale” non fu accettato dalla chiesa di Costantinopoli che non avrebbe mai mischiato la propria fede con usanze pagane, così questo insieme ad altro furono le basi per le premesse che diedero il via allo scisma tra le due chiese di Roma e quella di Costantinopoli. Ecco che così una festa “babba” “la befana” ha dietro il proprio nome e dietro di se molte cose sulla nostra fede, quindi come per molti fenomeni spesso “stupidi, strani etc”  non sono le cose o le persone tali, ma chi non si documenta su ciò che lo circonda e si fida ciecamente sulla tradizione e quello che ci viene tramandato chiudendo gli occhi sugli altri.

v EPISCOPO: Lontano dalla figura dei vescovi attuali, l’episcopo nelle prime comunità cristiane era colui che era addetto a “sorvegliare” i cristiani e sulla loro fede, ovvero il guardiano della fede cristiana, non si distingueva per abiti sacralità etc, il suo era un ministero non un privilegio. Deriva sempre dal greco “epì”  dall’alto, da sopra e “scopeo” che significa io guardo, osservo (da cui derivano micro-scopio, tele-scopio, gastro-scopia etc) quindi colui che guarda dall’alto, che osserva che vigila come il pastore che dall’alto vigila  sul gregge. Da Costantino in poi il ministero (dalla radice minus minore) diventò magistero (magis ovvero maggiore) e cominciò il potere temporale e la sacralità del clero e dell’episcopato fino ad allora sconosciuto.

v EX CATHEDRA: E’ usato soprattutto nel linguaggio ecclesiastico per indicare l’infallibiltà del papa quando parla in materia di fede. Significa “dalla cattedra” (la cattedra è la sedia non il tavolo come si pensa comunemente) , lo si usa in modo ironico pure nel voler indicare una persona “dotta” quando parla ed è piena di se.

v EXTRA: In latino significa “al di sopra, al di fuori”; con il termine si indica sia la qualità superiore di qualche cosa ( caffè extra ) sia un servizio non compreso nel prezzo prefissato ( le bevande ai pasti sono extra ).

v EX VOTO: Le chiese come molti luoghi di culto ne sono pieni, essi in età romana come oggi sono oggetti che il devoto offre alla divinità per soddisfare la propria obbligazione morale. In latino significa “per voto, in seguito a voto”.

v FAX: Deriva dal latino “fac-simile”  che significa copia esatta dell’ originale. Il nostro fax doveva chiamarsi tele facsimile, ma era troppo lungo così fu deciso di togliere il prefisso greco “tele” che significa lontano [esempi televisione, telefono, telescopio,telecomando etc (vedi dove si va ad infilare il greco ed il latino) ovviamente perché chi in genere fa delle scoperte nel suo c.v. ha lo studio delle lingue definite “morte” ]. Così restò fac-simile ancora lungo, chi ha studiato latino e ricorda la III declinazione e le parole come Pax Lex etc in cui l’incontro di una gutturale “c”, “g”, con la “s” diventa “x” come la leggiamo noi oggi. Esempio, “pacis, regis, legis” diventano : ” pax, rex, lex”  così il nostro facsimile diventa l’odierno “fax”.

v FERRAMENTA: In latino significa “attrezzi di ferro”;  è un termine molto antico  già se ne trova traccia in Catone, oggi in italiano è rimasto un sostantivo invariato che sta ad indicare non solo la bottega in cui si trovano oggetti metallici ma anche il venditore.

v FORMULA: Significa breve norma, usato in origine in ambito giudiziario oggi viene usato in molte discipline quali: matematica, fisica, biologia, medicina etc, essa vuol significare il riassunto di alcuni principi.

v FOTO: La parola greca è “fotos” che significa luce, da cui derivano fotocopia, fotografia, fotocellula, fotogramma etc

v FILIPPO: Deriva dal greco “filo”  io amo (in senso amichevole, per gli altri tipi di amore si usa agapao, eros etc) ed “ippo” cavallo (da cui derivano rispettivamente ippodromo, ippopotamo (ovvero cavallo del fiume “potamos”), quindi vuol dire colui che ama i cavalli, amante dei cavalli.

v MARZIALE: Aggettivo che si sente nominare soprattutto quando si parla di discipline o arti marziali o in periodo bellico (da “bellum” guerra) entra in vigore la legge marziale ovvero la legge di guerra. Questo aggettivo deriva dal dio Marte che i romani avevano designato come dio della guerra.

v “MIGNOTTA”: Che volgarità…. O meglio oggi ha assunto un valore dispregiativo nei confronti di una donna, mentre prima era una prassi nella registrazione dei bambini abbandonati, ovvero il sacerdote o un religioso nel trovare bambini che spesso venivano lasciati dietro le porte dei conventi o delle chiese venivano registrati come     “ filius matris ignotae ” ovvero figlio di madre sconosciuta, ma questo avveniva per i sacerdoti che erano la classe colta di allora i quali conoscevano il latino, per il popolo ignorante che “leggeva” o meglio ascoltava e ripeteva storpiando come capiva “filius m.ignotae” diventò “a fijo de na mignotta”  così oggi viene usato come sostantivo nel dialetto romano, e conosciuto in tutta Italia (e pure oltre).                                                                                      

v FORUM: Si usa in ambito finanziario, in convegni, su internet è diffusissimo  è divenuto perfino una trasmissione televisiva. Deriva dal latino dove significava foro, piazza, mercato un luogo dove oggi si riuniscono persone libere per parlare, luogo in cui pure si amministrava la giustizia nell’antica Roma (da cui prende sempre spunto la trasmissione televisiva e l’aggettivo in uso “forense”). La radice da cui prende il nome è il verbo “fero”che significa portare trasportare etc e da cui derivavano i termini come: transferire, riferire,inferire, inferi etc.

v GIURISPRUDENZA: La conosciamo soprattutto come facoltà universitaria essa è il composto di due parole latine  “ius, iuris” che significa diritto e “peritus” ovvero esperto  quindi esperto di diritto , in legge.

v GRATIS (et amore Dei): Ormai è diventato così di uso comune che non ci penseremo neanche lontanamente che deriva dal latino. Significa gratuitamente (e per amor di Dio) sottinteso esso deriva dall’ablativo “gratiis” che a sua volta deriva da “gratia”.

v GUTTALAX: Famosissimo lassativo con proprietà miracolose, anche il suo nome non è stato scelto a caso è un bel neologismo pubblicitario, esso deriva da “gutta”  goccia e “ lax “ abbreviamento di laxat  ovvero scioglie, quindi goccia che scioglie già il nome è tutto un programma….

v HORROR: Usato soprattutto in ambiente cinematografico  in origine significava spavento o terrore.

v HUMUS: Significa “ terra “ termine botanico che designa il terriccio, ricco di sostanze organiche, atto a favorire la vegetazione. In senso lato: indica anche l’ambiente propizio al sorgere e allo svilupparsi di un’idea.

v ICTUS: In latino significa “colpo” è stato acquisito nel linguaggio medico per similitudine, ovvero indica un colpo violento un urto spesso mortale che riceve colui che viene colpito da un emorragia celebrale, che spesso coinvolge solo un emisfero del cervello ovvero l’opposto della parte che viene danneggiata.

v IDEM: Vuol dire la stessa cosa, è stato importato nella nostra lingua dal linguaggio giudiziario romano, ovvero veniva usato nel momento in cui la stessa pena veniva inflitta a due  persone.

v IGNIS: Lo conosciamo soprattutto tramite i nostri elettrodomestici, significa fuoco (da cui derivano le parole come “ignifugo”). Celeberrima la frase e il modo in cui i romani nell’attaccare le città le mettevano a “ignis et ferrum” ovvero rasavano al suolo le città da conquistare con fuoco e spada.

v IMMONDIZIA: Deriva dal latino in (negativo) mundus (pulito) ovvero non pulito, sporco, impuro etc, sempre nel nostro dialetto quando si pulisce la frutta togliendo la buccia non si dice forse “munnari”?

v IMMACOLATO: Deriva sempre dal negativo in + macula che significa macchia (pensate ad un tessuto maculato) quindi “senza macchia” spesso è un attributo che viene detto di un oggetto che non è stato mai usato per evidenziarne la genuinità, oppure quando lo si riferisce alla Madonna(ovvero mea donna) indica come sia senza macchia, senza peccato.

v IN EXTREMIS: Viene usato in diverse situazione per indicare il salvataggio o l’arrivo di un qualcosa “all’ultimo momento”.

v IN PRIMIS: Ovvero “per prima cosa” viene usato soprattutto nell’enunciazione di un elenco di cui si accentua l’importanza della prima.

v INTER NOS: Quando si parla tra amici o si vuole che una cosa resti nell’ambiente in cui viene detta e resti riservata si usa questa locuzione latina, esso vuol dire “tra noi”.

v IN VINO VERITAS: Locuzione popolare molta antica che allude al modo in cui sotto l’effetto del vino si ci libera dai freni inibitori e spesso escano fuori verità che altresì in uno stato di coscienza normale verrebbero tenute a bada.

v ITER: Il termine ormai di uso comune soprattutto a livello, giudiziario parlamentare, burocratico etc, indica il percorso che si deve compiere per arrivare ad un qualcosa. Nella lingua latina significa “strada”.

v IPNOSI: Deriva da greco “hypnos” che vuol dire sonno, venne coniata per le analogie che sembravano esserci fra le manifestazioni del sonno fisiologico e quelle che si manifestano nello stato ipnotico, in cui si abbassa il livello di attenzione ed esce fuori la parte più intima dell’uomo.

v IPO - IPER: Ritornando alla medicina sono termini che si trovano spesso per indicare carenze o eccessi di qualcosa. Spesso si sente parlare di ipotermia, ipoglicemia, ipovedente etc il suffisso “ipo” in greco significa sotto, basso così ipotermia significherà bassa temperatura da “termos” , invece “iper” significa sopra come per esempio ipertensione, ipertiroidismo, ipertrofia etc, ma esistono pure nel linguaggio quotidiani  termini come ipocrita, ipoteca, ipotesi (che significa io pongo sotto dal verbo “titemai” da cui deriva pure la parola tesi) e ipercritico, ipermercato etc, così da oggi già sentendo il suffisso già possiamo farci una mezza idea di cosa si parla…

v JUVENTUS:All’inizio del ‘900 molte pratiche sportive iniziarono ad diffondersi tra i giovani così molte società presero il nome suddetto che significa “giovinezza”, oggi è rimasta  una squadra calcistica molto famosa con questo nome.

v LAPSUS:Famosissimi sono quelli Freudiani ovvero i  lapsus linguae. Essi secondo Freud escono per errore ovvero in un momento di distrazione ma manifestano un nostro  desiderio o paura tenuti a freno dal la nostra coscienza vigile. In latino significa scivolone.

v LAUREA: Ormai lo conosciamo come sostantivo, ma in latino era un aggettivo significante di alloro (corona sottinteso). Questa corona veniva messa sul capo di poeti, persone dotte etc.

v LAVABO: Altro termine di uso comune in latino è il futuro del verbo “lavare”, e che ci azzecca con il nostro lavandino? Strano ma vero esso proviene dal salmo 25 (lavabo inter innocentes manus meas) infatti era il lavamani usato nelle sagrestie e poi da li è arrivato a noi.

v LOCANDA: Gerundivo del verbo “locare” in origine era sottinteso domus ovvero casa da affittare, oggi per noi è un sostantivo che indica  un locale con servizio di vitto e alloggio.

v LOGORROICO: Aggettivo che mi auto attribuisco quando scrivo (dal greco autos che significa se stesso e da dove derivano molte parole come automobile, autoestinguente, autografo, automatico, etc). Di solito si usa dirlo di una persona che parla molto in continuazione deriva da “logos” parola e dal verbo “reo” scorrere quindi indica lo scorrere delle parole come lo scorrere di un fiume.

v “MATULA”: Nel nostro dialetto si usa dire: “parlari a matula” e che vuol dire? In latino la parola “matula” significa pisciatoio, quindi tiratene voi le conseguenze….

v MONITOR: Ormai fa parte del nostro linguaggio e degli attrezzi di uso comune. Deriva dalla radice del verbo latino “monere” che significa far osservare.

v MUTANDE: E’ un indumento intimo che prende il suo nome dal gerundivo “mutandis” che significa da cambiare, per indicare la frequenza nel cambio di queste.

v MEDIOLANUM: Noi conosciamo la banca, ma in origine era il nome con cui i latini chiamavano la città di Milano.

v NEAPOLIS: E’ il nome della città di Napoli, proviene dal greco “nea” nuova e “polis” città quindi città nuova.

v NEOLOGISMO: Deriva sempre dall’aggettivo sopracitato “neo” e “logos” parola, quindi si usa nel momento in cui si vuol indicare la coniazione di un nuovo termine.

v NIGRA (SUM), SED FORMOSA: Chi abita a Tindari o zone limitrofe conoscerà sicuramente questa frase, essa proviene dal cantico dei cantici, e viene usata nei confronti delle donne scure di carnagione che per questo potrebbe essere discriminate, infatti significa: sono bruna ma bella.

v NIVEA: A chi non viene in mente la famosa crema per le donne? Infatti è un aggettivo latino che significa di neve (sottinteso la crema) per il suo colore e la sua cremosità.

v OLIGOMINERALE: Come molte parole con il suffisso greco “oligos” che significa pochi vuol dire con pochi minerali, vedi anche oligarchia ovvero governo di pochi.

v PAR CONDICIO: Il suo ritorno presso il nostro linguaggio è recente , è un modo di dire usato soprattutto in politica per indicare l’equità di propaganda, dibattito etc che debbono avere i partiti negli organi televisi, di stampa e altro. Il suo significato è:    pari opportunità.

v PERSONA: Strano ma vero, in latino “persona”  da cui deriva il nostro sostantivo vuol dire maschera, infatti gli attori romani nelle commedie usavano le “persone” a seconda del tipo che volevano rappresentare e queste le cambiavano in continuazione, quindi come si può capire il concetto di fondo è uguale. Ecco che il concetto nasce su una verità, in genere la persona indossa una maschera in base a quello che ci chiede la società, spesso noi siamo lontani da noi stessi e da quello che siamo, ma indossiamo le maschere a secondo del luogo e delle condizioni dove ci troviamo (famosa infatti la teorie delle maschere Pirandelliana ed altrettanto famoso il suo capolavoro “Una, nessuna, centomila”).

v PIROMANE: Molti sono i suo derivati, ovvero antipiretico, pirotecnici etc tutti derivano dal greco “pur, puros” che significa fuoco.

v PRESBITERO: Nella nostra cultura indica un sacerdote, ma molto lontano è la figura originale da quello che conosciamo oggi. Il presbitero nelle prime comunità cristiane  non aveva nessuna sacralità e non era differente dagli altri fedeli ma era una persona che avendo fatto un cammino di fede era posto a capo dei neofiti come punto di riferimento, infatti il temine deriva dal greco “presbius” che significa anziano ( vedi il termine presbiopia) e “teros” che è un suffisso che lo trasforma in comparativo quindi più anziano ovvero in questo caso più anziano nella fede e quindi in grado di aiutare chi entrava nelle comunità cristiane ad intraprendere il cammino di fede, ma ripeto non si distingueva dagli altri per abiti, privilegi, sacralità etc tutte cose che si sono aggiunte man mano fino ad arrivare a noi.

v PRO LOCO: Significa “per il luogo (natio)” ,oggi è un sostantivo che indica un associazione dedita alla conservazione e tutela degli usi e costumi locali.

v PROPAGANDA: Gerundivo del verbo latino “propagare” che significa cose da diffondere. Oggi è usato in svariati campi ma quello dove eccelle è la politica.

v PRO TEMPORE: Si usa soprattutto quando viene designata una carica provvisoria in attesa di una definitiva (es. direttore pro tempore, parroco pro tempore ), il suo significato letterale è per un certo tempo.

v PRINCIPE: Deriva dal latino “princeps” che significa il primo, ovvero colui che è designato in ordine di successione a diventare re.

v PROTOTIPO: Quante parole con il prefisso greco “protos”, protomartire, protomedico, prototipo etc . La suddetta parola deriva da “protos” primo e “typos” forma, figura quindi la prima forma

v QUO VADIS?: Famosa frase che dice s.Pietro a Gesù, è diventata pure il titolo di un film e si usa con tono scherzoso quando una persona si incammina verso un posto che non conosce, significa dove vai?

v RAPTUS: Spesso si sente nominare associato alla follia o al raptus di un artista nel pieno della sua creatività, il suo significato è rapimento , strappo.

v  RATA: Sostantivo della nostra lingua che indica un tot da pagare per la restituzione di una somma. Il nome è il participio del verbo “reri” che significa calcolare ed il significato del suo participio è quota .

v REFERENDUM: Viene usato spesso quando si vuol chiamare il popolo ad esprimere un suo voto su una determinata questione di interesse nazionale. Deriva dal gerundivo del verbo latino “referre” è significa cosa da esprimere.

v RELAX: Deriva dal verbo latino “relaxare”, il sostantivo che noi oggi usiamo è la III persona del verbo che significa (egli) da sollievo.

v REPUBBLICA: Nome composto da due parole “res” cosa “publica” quindi nell’antica Roma si voleva designare una forma di governo non più amministrata da poche persone ma dalla ” gens” che tramite il senato (da “senex” che era il consiglio degli anziani) decideva sul da farsi. Letteralmente significa cosa pubblica o cosa dello stato.

v RUBRICA: Significa (terra )rossa era il colore con cui venivano indicati i numeri dei capitoli di un libro per darne risalto.

v SALARIO: Può mai essere che deriva dalla parola sale (sal in latino)? Ebbene si è rimasto ancora oggi nel nostro linguaggio poiché nell’antica Roma i magistrati e i soldati venivano pagati con il sale.

v SALVE: E’ l’imperativo latino del verbo “salvere”  star bene, che significa sta’ sano o state sani.

v SALVELOX: Ormai fa parte del linguaggio medico, è stato un ottimo neologismo pubblicitario creato da due parole latine “salvus” e “velox” che significa protezione rapida.

v SAPERE: Deriva dal latino “sapio” che significa io gusto, io assaporo, passato come sostantivo che indica il piacere nel gustare la conoscenza, pensate quando si impara qualche curiosità da una persona o da un quiz.

v SCIENZA: “Scio” verbo latino che significa io conosco il significato attuale si può capire da solo.

v SINCERA: In età romana come nel rinascimento molti artisti, scultori etc nel realizzare un opera spesso dopo imperfezioni o scheggiature usavano per coprire i difetti la cera, così una statua  “cum cera” era una statua falsa, disonesta mentre una statua “sine cera” era una statua genuina autentica ecco che da qui ha preso origine il nostro aggettivo.

v SOSIA: Ormai fa così parte del nostro linguaggio che non sembra proprio derivare dal latino, eppure sosia in origine era il nome di uno schiavo in una commedia di Plauto il quale verrà “clonato” nelle sue sembianze dal dio mercurio da qui ha avuto origine il nome sosia.

v SPONSOR: Deriva dal verbo latino “spondere”, stranamente ritorna  a noi dall ‘ America infatti è li che venne riusato ed oggi è entrato pure nel nostro linguaggio comune. Il suo significato è garante.

v SPERMA: Questa volta ci viene in aiuto il greco, infatti la parola “sperma” significa seme, al solito il significante è lampante…

v STOMATITE: Essendo un termine medico la provenienza è chiara, la cosa strana è che si tratta di un infiammazione della bocca e non dello stomaco come si potrebbe pensare, infatti in greco bocca si dice “stoma” (pensate a s.Giovanni crisostomo che significa dalla bocca d’oro) mentre per indicare lo stomaco si usa “gastrer”).

v TEMPIO: Deriva dal greco “temno” che significa ritagliare, quindi ritagliare uno spazio (un tempio) da dedicare alla divinità.

v ULTIMATUM: Oggi viene usato quando si vuol dare un termine, una scadenza entro un tempo stabilito, il suo significo originale è ultimo avviso.

v  URANUS: Molte cose ci vengono in mente con questo nome, prodotti, colori, locali etc, ma Uranos era uno dei principali dei greci, molto bella l’opera di Esiodo la teagonia (che si potrebbe paragonare alla nostra bibbia poiché era il libro sacro di allora dove si spiegava la nascita degli dei in cui hanno creduto milioni di persone) dove Uranos feconda Gea (che in greco significa terra da dove deriva geografia, geologo, etc) e come la feconda? Con la pioggia! Ovvero il cielo fecondava la terra tramite la pioggia un interpretazione che allora aveva carattere sacro e guai chi osava metterlo in discussione, così ripeto si spiegava la nascita degli altri dei come avveniva ed avviene in molte culture pure nella nostra se vogliamo far un esame…

v   VETO: Spesso si sente nominare il diritto di veto, ovvero il diritto di un membro di impedire un qualcosa, in latino significa io vieto.

v VIDEO: Soprattutto in questi tempi ha dato origine a molte parole, videosorveglianza, videogame, videoconferenza etc. deriva dal verbo latino “video” che significa io vedo, come il verbo “audio” significa io ascolto.


·        Conoscete cos’è un chirò? No! Invece vi dico che lo vedete spesso ma lo confondete
·        Sapevate che non ci troviamo nel 2012 ma bensì nel 2016?
·        Conoscete il perché il numero 1 si chiama uno il 2 due etc?
·        Sapevate che polifemo e l’Etna sono la stessa cosa?
·        Sapevate perché si dice che aprire gli ombrelli in casa porta sfortuna?
·        Queste curiosità le metterò in un prossimo articolo, per quanto riguarda questo man mano che qualche altro vocabolo mi viene in mente ed il tempo lo permetterà lo andrò aggiornando, nella speranza che vi sia piaciuto vi saluto ed alla prossima.




virnoctis@tiscali.it






Inizio il nuovo articolo, o meglio lo prolungo mantenendo in primis le promesse, inizio col svelare(ovvero togliere il velo) le precedenti domande:


1.       Sovrapponete questi simboli: X P (non è il sistema operativo windows), otterremo un chirò, nelle chiese, cimiteri ed altri luoghi sacri avrete visto molte volte questo simbolo confondendolo ed interpretandolo come “PAX”, nulla di più sbagliato, è un simbolo paleocristiano che usavano le prime comunità. Esse li mettevano nei luoghi dove si incontravano o per riconoscersi,non sono altro che le prime due lettere della parola greca “XRISTOS” ovvero Cristos la “cche è una "c" aspirata come nel nostro dialetto scriviamo la parola ciuri, e la “R rò corrispondente alla nostra “r” se non ci credete prendete una banconota da 5 o 10 euro e guardare la scritta greca che si trova sotto quella in italiano, quindi da oggi non si chiamerà più pax ma chirò.

2.       E si ci troviamo nel 2016, fu un errore di calcolo del monaco Dionigi il piccolo che fissò la data di nascita del Cristo, facendo un errore di calcolo confondendo il regno di Erode il grande con un altro che non ricordo, ecco che se contiamo gli anni dalla nascita di Cristo siamo indietro di 4 anni, eppure il mondo si basa su un sacco di errori, interpretazioni erronee etc, eppure ci faremo uccidere per le convinzioni anche se non sappiamo neanche da dove derivano ma che importa, l’importante fare non ragione e far caciara munnu ha statu e munnu je…

3.       I nostri numeri sono di origine araba e loro hanno dato al simbolo 1, 2, 3, il significato in base al numero di angoli che contenevano (nel modo originale in cui venivano rappresentati) infatti lo zero era rotondo e non aveva angoli.

4.       Gli antichi greci in modo più "sempliciotto" da come facciamo noi osservando i vari fenomeni naturali, creavano dei, miti, leggende etc, saperli leggere e conoscerli insegnerebbe molte cose pure a noi che ci crediamo dotti, comunque nel nostro caso i greci osservando l’ Etna durante le sue eruzioni e vedendo lanciare massi in alto crearono il mito di polifemo (dalle molte bocche oppure che fa gran rumore, da polys e feimi) ovvero come lo conosciamo noi aveva un grande occhio sulla fronte (simboleggiante la grande bocca centrale del vulcano) e i piccoli crateri attorno ecco perché ha un grande occhio e “molte bocche”, nell’odissea lo vediamo adirato che lancia massi verso Ulisse, sicuramente è una similitudine nel vedere l’eruzione ed il lancio in aria di grossi macigni.

5.       Spesso mi è capito di sentire o esser rimproverato per aver aperto o far la prova ad aprir ombrelli a casa, vi è capitato anche di vederlo? Ci potrebbe sembrare una fesseria ma ha sua ragion d’essere. Il sacerdote nel momento in cui si andava a casa di una persona per dare l’estrema unzione era spesso accompagnato da un chierico con un ombrello che gli reggeva durante la somministrazione del sacramento, quindi col tempo si è trasformato in qualcosa da evitare, da scongiurare un po’ come fanno molte persone (uomini) davanti un carro funebre che mettono le mani in tasca anche ciò ha ragion d’essere malgrado sia il frutto di ignoranza….


v ANALFABETA: Alfa, beta, gamma, delta, etc sono le prime lettere dell'alfabeto  greco (alfa-beta per l’appunto), la parola è composto da una alfa privativa con l'aggiunta di una "n" poichè altrimenti avverrebbe l'incontro di due vocali ed alfa e beta, quindi dire che una persona è analfabeta sta a significare che non conosce neanche le prime lettere ovvero le cose essenziali (un pò come noi diciamo l' "a" "b" "c" di un qualche argomento ovvero le nozioni base).

v ASSASSINO:Questo termine non deriva dalla nostra cultura è stato innestato, dobbiamo spostarci dall’altra parte del globo per trovarne l’origine, è stato importato da Marco Polo esso deriva dall’arabo “ hasciascin”  che significa uomini dediti all’ hashis, era il nome di una setta del medio oriente musulmano estremista che vennero a contatto pure con i crociati, queste persone erano dedite all’omicidio ed all’obbedienza cieca verso il capo, così nel prepararsi facevano uso di di “hashish” ( che significa erba secca da cui a sua volta prese il nome la setta) il quale sotto il suo effetto li eccitava e li mandava in “missione” con la solita promessa del paradiso.

v AUSILIO: Deriva dalla parola latina “auxilium” che significa aiuto (che a sua volta deriva dal verbo "augere" che significa rafforzare). Nel nostro linguaggio indica spesso una persona che viene in aiuto di un altra, esempio il carabiniere ausiliare, l'ausiliare del traffico, Maria ausiliatrice (ovvero colei che aiuta) etc etc.

v CELERE: Famosi i servizi postali chiamati celere. Deriva dal latino “celer” che signifiva veloce, a sua volta deriva dal greco "kello" che significa io mi muovo velocemente, vado di corsa.

v BASILICO’: Nel nostro dialetto come nella nostra lingua indica una pianta profumata che viene usata soprattutto in cucina. Potrebbe sembrare una pianta stupida ma già il suo nome si può collegare a qualcosa di importante come la basilica. Nell’antica Grecia inizialmente ed a Roma successivamente la basilica era il luogo in cui il “basileus” ovvero il re amministrava la giustizia, si discuteva di affari etc, in queste basiliche una pianta in particolare adornava ed odorava l’intero edificio, allietando l’olfatto del re e spesso ne cingeva pure il capo, il nostro “basilikon”  che da qui prese il nome di basilico, il suo significato era pianta regale. In seguito Constantino convertì molti di questi edifici trasformandoli in luogo di culti cristiani ecco da dove derivano le nostre basiliche.

v BLASFEMO: Spesso è un dilemma il significato anche in italiano ma il verbo greco "blasfemo" significa "io impreco, bestemmio, ha mantenuto il significato nella nostra lingua.

v CHIESA: La chiesa che conosciamo oggi è diversa da quella delle origini, ovvero noi la conosciamo sopratutto come edificio ma essa in origine era una realtà spirituale ovvero era la comunità dei credenti non un luogo fisico. La parola deriva dal greco "ecclesia" che significa assemblea e a sua volta deriva da "ek" complemento di moto da luogo ed "kaleo" io chiamo ovvero chiamati , invitati da, quindi la comunità dei credenti chiamati da varie parti verso un unico luogo(figurativo) di fede.

v  EDUCARE: Quello che noi intendiamo per educare è un qualcosa di molto distorto non solo nella teoria, (il significato teorico del termine lo mette in evidenza, così come quello reale lo ha messo in evidenza la Montessori con la pratica ed il suo motto: aiutatemi a fare da solo) ma anche nella realtà. Se osserviamo bene la nostra realtà (anche quelle passate e penso pure le future) chiunque in teoria educa ma in pratica si addestra come si fa per gli animali, spesso e soprattutto per mancanza di competenze, perché insegniamo agli altri così come hanno imparato a noi (non ragionavano loro e non ragioniamo noi), ovvero spesso sia per gli adulti che per i bambini che ci troviamo innanzi si pensa che siano "dei vasi vuoti da riempire" ma già come dice la parola educare non vuol dire mettere dentro, indottrinare ma tirare fuori. Deriva dal latino”ex” (complemento di moto da luogo e ducere che signica condure (famoso il nostro duce che si rifece alla figura del condottiero romano ovvero il “dux”), quindi come dicevo significa tirare fuori quello che ogni persona ha dentro, poichè la base dell’educazione ed i relativi risultati dipenderanno in primis dalla bravura di chi educa o e preposto all’insegnamento, dalla sua preparazione ed aver coscienza di quello che si fa,(non facendo come fanno gli altri e perpetuando così un modo stupido di insegnare, già questo lo criticava  Quintilliano maestro romano di 2000 anni fa) se chi insegna già non capisce per se e pretende da chi sta sotto che uscirà? Un risultato nullo o catastrofico e che si fa in questi casi? Lamentarsi !(degli altri ovviamente non di noi come dovremmo) esempio tipico “ ah questi giovani d’oggi… ai miei tempi… (dimenticando quello che hanno passato e perpetuando lo stesso errore che i genitori lamentavano ai loro tempi) quindi il piangersi addosso e dar la colpa agli altri personalmente lo interpreto (per fatti di vita reale non solo per teorie) come una mancanza di preparazione da parte di chi “educa” non per colpa di chi deve essere "educato", le persone hanno bisogno di persone autorevoli (con le palle) non isterici autoritari, quand’è così meglio comprarsi un robot che far figli o imparare altri, poichè è più facile che ci obbedisca oppure imparare ad insegnare a se stessi, gli altri vedranno e saranno più propensi ad ascoltare. Comunque continuerò la discussione in altro luogo approfondendo e portando esempi reali,per ora ho detto troppo scusatemi….

v EMOZIONE: Come dice la stessa parola è un qualcosa che parte da dentro, che si sviluppa dentro di noi, la sua origine è latina deriva da ex “complemento di moto da luogo e il verbo “moveo” che significa muovere quindi qualcosa che si muove che nasce a dentro.

v IRE - ITE: Questi termini ormai si trovano nelle chiese (esempio “ite ad Joseph“ ovvero andate da Giuseppe) o nel nostro dialetto. Quando si vuol dire ad una persona andate a… non diciamo forse ”iti a….”  oppure dobbiamo andare a “hammi iri a….” ecco è stato tramandato a noi dai nostri avi che sentendo parlare in latino questa volta senza storpiare lo hanno passato a noi e ancora oggi si mantiene (ripeto altro che grezzo se conoscessimo un po’ di più la nostra lingua e la sua sintassi l’apprezzeremo ancor  di più e potremmo mostrar  con orgoglio le nostre radici lasciando a bocca aperta anche chi si vergogna del suo dialetto e “parlando” un italiano sui generis si crede avanti. (meglio non pensarci si sentono certe cose  come “abbiamo andato” traduzione simultanea dal siciliano hammu iutu, ame mi piace da “a mia mi piaci”  per non parlare della sintassi eppure mischiando queste fesserie si tocca il cielo con un dito mah…. meglio parlare come si sa che come non si sa). Comunque ritornando a noi la “ite” è l’imperativo del verbo latino “ire” che significa andare.

v KATANANNU: Termine dialettale composto da due parole katà (in greco vuol dire sotto, infatti i morti spesso venivano chiamato "oi katoi" ovvero quelli di sotto, che abitano sotto) e dal dialetto siculo "nannu" che vuol dire nonno, quindi letteralmente colui che sta sotto il nonno (in ordine genealogjico). Vedi che mix....
 Altresì in un paesino limitrofo al nostro nonno si dice “paparanni” che significa letteralmente “papà più grande” ovvero nonno, ne rimangono tracce nel francese “grand-père  grand-mère” e l’inglese grandfather e grandmother.

v MONOPOLIO: Il suffisso di questa parola è molto diffuso ovvero lo si usa in moltissime parole come: monoteista, monofase, monovolume, mononucleosi, monopattino, monologo, monarca, monaco, etc il prefisso “mono” in greco significa unico, solo, a cui si aggiungo le restanti parole, come “polein” che significa vendere, quindi che vende uno solo.

v NULLA OSTA: Spesso quando si chiede la concessione di un qualcosa si chiede il nulla osta, esso deriva dal latino “nihil obstat” successivamente nulla obstat, esso era un termine ecclesiastico il quale stava ad indicare che nulla ostacola (il suo significato) la pubblicazione di un libro dopo essere passato al vaglio di chi di competenza, questo fino a quando non fu abolito l’indice dei libri, così esso è rimasto nel nostro linguaggio con il significato che aveva in origine ovvero che dopo questo documento si può procedere poiché “nulla obstat”.

v OMICIDIO: Spesso si sente parlare di omicidio, uxoricidio (da uxor moglie), genocidio (dal greco genos stirpe, discendenza da cui a sua volta derivano genetica, genealogia etc), patricidio, infanticidio, suicidio etc, la parola iniziale deriva da “homo” uomo e “cidium” uccisione che a sua volta deriva dal verbo “caedere” che significa tagliare.

v “PIRCIARI”: Aridaglie… Termine sempre dialettale che porta dietro di se tante cose che non si conoscono. Partendo dalle origini deriva dal latino “per” attraverso e “forare” bucare quindi bucare da parte a parte, a sua volta a dato origine sia al nostro dialetto “pirciari” sia al francese (che è pure una lingua neolatina e porta con se tanti vocali latini) “percer” che significa io buco, ed pure in inglese “to  pierce” ha lo stesso significato, quindi adesso sarà pure chiaro da dove deriva il nostro piercing no?

v PIOVE: Ma vi siete chiesti mai chi? Chi piove? Chi tuona? In italiano sono verbi impersonali. Ovvero sprovvisti di un soggetto (apparentemente) e sono così di uso comune che si da per scontato che debbano essere così, ma se vogliamo conoscere ed essere meno superficiali e fatalisti dobbiamo andare indietro nel tempo, sempre dai nostri cari greci e latini in quanto essi credevano che i fenomeni atmosferici fossero comandati da Giove (latino) Zeus (greco) ovvero il padre degli dei che spesso veniva raffigurato con fulmini nelle mani, così i nostri antenati dicevano Giove piove, tuona, lampeggia etc ecco che in principio il soggetto c’era ma in seguito (per ovvi motivi) è sparito….

v PNEUMA: Molti vocaboli derivano da questo sostantivo greco “pneuma” che a secondo dei contesti significa : soffio, spirito, etc, in ambito medico i termini correlati sono pneutomi, pneumolisi, pneumotorace etc, in altri ambiti abbiamo come esempio abbiamo i famosi pneumatici (chissà perchè….)

v POLIPO: Deriva dal prefisso greco polys che significa "molto" e” pous” piede quindi dai molti piedi. Da oggi quando si vedrà il prefisso "poli" subito ci verrà in mente un qualcosa di non singolo. Alcuni dei suoi derivati sono: politecnico, poliambulatorio, polivalente,poligamia, politeista, poliedrico, poliglotta etc.

v PROGETTO: Ispirato da un mio amico aggiungo questo vocabolo che deriva da “pro” che in questo caso significa innanzi ed il verbo “iacto” gettare, quindi gettare innanzi ovvero buttare le basi per un qualcosa.

v PORNO: Il significato attuale e tutto quello che vuol dire è solo frutto di 2000 anni di cristianesimo e della sessuofobia del clero (infatti pensate ai paesi arabi dove si pratica la poligamia (da polus (molto) e gamos (moglie o nozze non ricordo bene) . La parola deriva dal greco "porne" che significa adultera o prostituta. Prima dell'avvento del cristianesimo nella nostra cultura i romani praticavano il sesso liberamentee come una cosa naturale un piacere non avevano tabù in merito(pensate che s.Agostino nelle sue confessioni si rimprovera la sua vita sessuale“dissoluta” addirittura con ragazzine di 12 anni), addirittura si veneravano e si portavano in processione falli enormi ed altri simboli sessuali ai quali veniva attribuita un significato di fertilità e gioia, si costruivano nicchie e monumenti in loro onore (come i santi odierni) si portavano alle divinità doni con le loro forme(al posto di fiori e lumini). In un altro periodo addirittura le donne che non volevano subire punizioni si registravano come adultere preventivamente per non essere punite se prese in fragrante visto il largo uso delle "corna" di allora (che non aveva nessuna valenza negativa ma era una prassi da ambo i lati), addirittura in un periodo di decadenza dell'impero si usava addirittura cedere la moglie e le figlie a chiunque andava a far visita come oggi si offre il caffè quando arriva un ospite, il sesso orale (spero non si sdegni chi legga, altresì se dovesse succedere non è colpa mia non dico cose inventate ma è una descrizione oggettiva, i nostri antenati non si sarebbero sbigottiti) era una pratica comune e normale, fu bandita dai cristiani poichè tutto ciò che non è atto alla procreazione è peccato, ma per i romani(come molte altre civiltà) era solo un piacere. Tutt'oggi nel catechismo della chiesa cattolica si legge che ogni atto sessuale che non sia proteso alla procreazione è peccato anche se non lo sapevano i romani, (quindi mi chiedo o non si fa niente e si guarda la tv oppure si fa come i conigli....(e poi li mantengono loro tutti i quei figli) altresì se una coppia non può avere figli si fa un bel abbonamento a Sky e non pecca per evitare l’inferno...... Così ripeto il significato di pornografia oggi è il frutto della nostra società, non è stato sempre così, non è una cosa sporca o un peccato (non lo era neppure nella cultura o ai tempi di Cristo)e il modo con cui non lo conosciamo oggi non un dogma di fede meditate gente, meditate prima di condannare qualcuno solo perché è libertino\a nei propri costumi, ovvero chi è senza peccato scagli la prima pietra disse Cristo ai santi ed ai moralisti di allora...
          P.S. Scusate lo sfogo che non è molto consono con quanto scrivo ma  quando ci vuole....

v STATUS QUO: Oltre ad un famoso gruppo rock,  è una locuzione latina che si usa per indicare uno stato attuale di calma di equilibrio, altresì in senso negativo sta ad indicare lo stagno di una situazione che non va ne avanti ne indietro ma resta com’è ovvero nello “status quo” o nello stato attuale.





29-X-2012

virnoctis@tiscali.it







14 commenti:

  1. Davvero molto simpatico e interessante complimenti per il suo bagaglio culturale!

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    1. Grazie mille per per le sue lusinghe, spero abbia apprezzato e si sia divertito\a.

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  2. Complimenti, interessanteee.... Molto carino...

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  3. Grazie mille pure a te Adele sempre gentile....

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  4. complimenti!l'ho letto tutto e mi è piaciuto molto:) Adesso so perchè non si debbono aprire gli ombrelli a casa!xD Al prossimo articolo;)

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    1. Grazie mille.... sono contento che ti sia piaciuto,sopratutto l'aver capito il perchè che non si aprono gli ombrelli a casa.... anzi se vuoi un consiglio per essere sicuri non lo aprire neanche fuori.... chissà.... Comunque scherzi a parte grazie ancora e buona giornata.....

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  5. E' piacevole dare ogni tanto un significato alle parole che si è soliti pronunciare, ottima scelta di argomento per il suo blog!

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  6. Grazie tante per i suoi elogi e sopratutto sono contento che la lettura per lei sia stata piacevole e si sia diveritito\a!!!! La ringrazio ancora anche per averlo voluto oltre che leggere pure commentare. Le auguro una buona giornata ;-)
    Alla prossima.....

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  7. che carino il post!!! :D

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  8. Bel post, istruttivo e ben fatto............. mi riporta ad "antiche" rimembranze .......... e per questo motivo è ancora più carino.
    Complimenti... :)

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  9. Grazie, fa piacere avere lettori attenti e scrupolosi come te!!!!!!! Grazie ancora e buona lettura....... ;-)

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  10. Molto interessante e illuminante su aspetti spesso abituali e innoqui. Complimenti!!!

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    1. Grazie di vero cuore, in primis per la lettura e secondariamente (non per importanza) per la sua gentilezza!!!!! :-D

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