Vi
siete chiesti mai perche si usa e cos’è la chiocciola negli indirizzi mail? Da
dove deriva il termine “volgare” mignotta? Come mai nell’era dell’informatica
si utilizzano termini latini come fax, forum, inter(net), intra(net), monitor
etc? Questa volta intendo scrivere qualcosa di più leggero e scorrevole, sin da
piccolo sono stato attratto dall’etimologia dei nostri vocaboli dialettali, italiani
etc, così oggi facendo riferimento alle reminiscenze del liceo, curiosità
personali sulla nostra lingua con approfondimenti e ricerche tra dizionari
etimologici e libri vari nel corso degli anni ho scoperto il significato e
l’origine di molti nomi che usiamo per chiamare oggetti, locali, persone etc. Quindi
posso affermare che lingue spesso considerate “morte” siano la chiave di volta per capire molte cose
ed il mondo che ci circonda. Auguro una buona lettura e buon divertimento ed
apprendimento.
v AD: Quando si
usa? Quotidianamente!!! Chi scrive mail
usa ogni giorno la famosa chiocciola “@”, essa non è altro che il
composto della lettera “a” con una “d”, in latino quando si vuole esprimere moto
a luogo si usa “ad”, cosi è stato importato pure nel linguaggio informatico per
indicare un moto a luogo (figurato), ovvero nel spedire un messaggio lo si
spedisce “ad” seguito dal nome del server a cui viene indirizzata. Spesso i neofiti in
informatica confondono il link di un sito mettendoci una chiocciola, ovvero vai
su www… @yahoo.it ma come si può capire
adesso “questo matrimonio non sa da fare”, se vi viene detto così da oggi in
poi chiedete all’ interlocutore di darvi l’indirizzo esatto poichè sta facendo
un po’ di confusione…
v ADOLESCENZA:
Deriva dal verbo latino “adolesco” che
significa io sto per diventare, è una fase della crescita non presente in tutte
le società, infatti è il frutto di un determinato meccanismo sociale dovuto soprattutto
ad un fattore economico, anche da noi fino ad nemmeno un secolo fa (i nonni ne
hanno memoria) si passava da bambini ad adulti direttamente, ripeto è la
società che ha creato l’adolescenza.
v AGENDA: Tutti noi ne
possediamo almeno una anche se magari si trova impolverata in qualche cassetto,
letteralmente vuol dire “cose dare fare”, il suo nome deriva dal gerundivo del
verbo latino “agere” che significa fare, agire.
v AIAX: Per prima cosa ci viene in mente un famoso prodotto usato dalle
casalinghe, ma esso (o meglio il produttore) prende spunto dall’eroe omerico il
forte e coraggioso Aiax, cosi sicuramente per similitudine è stato affiancato
al nome di questo prodotto per esaltarne la forza e il vigore nel togliere lo
sporco.
v
ALBUM: Chi non ne ha uno a casa dove conserva foto e ricordi o
altro? Letteralmente significa pagina bianca, veniva usato in epoca romana dal
pontefice massimo per scrivere eventi quali avvenimenti, date ed eventi
importanti etc.
v
ALGIDA: Lo conosciamo soprattutto come marchio di una famosa casa di
gelati, esso originariamente deriva dal l’aggettivo latino che significa “cose ghiacciate”.
v ALIAS: Viene usato
soprattutto quando si parla di artisti o persone che vogliono nascondere la
propria identità, spesso il nome anagrafico è meno conosciuto così il
personaggio è subito identificato tramite il nome d’arte o il suo alias,
esempio: Farrokh Bulsara
( che non conosce nessuno ) è l’alias di Freddie Mercury
, oppure
Renato Fiacchini alias Renato
Zero. Deriva da un avverbio latino che significa: “altrimenti detto, in altre parole, ovvero, vale a dire ”. Un suo sinonimo è pseudonimo aggettivo derivante dal
greco composto da due parole: ψευδο ( pseudo ) falso e oνομα ( onoma ) nome
che vuol dire: nome falso.
v ALIBI:
Usato abitualmente in ambiente
investigativo, se ne sente parlare nei film polizieschi, in origine era un
avverbio latino che significa: “in altro luogo”.
v AMBULATORIO:
Luogo in cui come dice la stessa parola
non si prevede degenza, infatti deriva dal latino “ambulare” che significa
camminare, quindi luogo in cui si è di passaggio e non si sosta.
v ANGELO: Nome
di persona che deriva dal greco “aggellos “che significa messaggero,
infatti in tutte le religioni gli angeli sono i messaggeri di Dio.
v ARISTON:
Oltre ad un noto marchio di frigoriferi ed elettrodomestici, oltre al teatro in
cui si svolge Sanremo esso è il superlativo greco di “agatos” che significa il
più nobile, il migliore etc, ecco perché
viene usato in molte cose onde ricalcarne (in chi sa leggerle) la superiorità e
la qualità, ed in chi non sa leggerli altresì da un senso di mistero ed
aristocrazia insomma nulla è lasciato al caso…
v ATOMO:
Significa indivisibile deriva dal greco
“a” (alfa privativa esempi a-sociale,
a-patico a-tossico etc) e tomos (pezzo, frammento) fu chiamato cosi
poiché i greci pensavano che era la particella indivisibile di cui si
componevano gli elementi, ma nell’800 si scoprì che non era cosi che lo stesso
atomo a sua volta era composto da elettroni, positroni e neutroni.
v
BACCANO: Sicuramente questo termine deriva dai baccanali, ovvero
feste organizzate dai romani (importate dai greci) a metà marzo, esse erano in onore
del dio Bacco (dio del vino e della gioia vedi caso…) in cui si faceva uso
abbondante di vino e si eccedeva in tutto, in queste feste gli schiamazzi erano
la norma ecco perché ancora oggi si parla di “baccano”….
v
BIS: Spesso
si grida quando uno spettacolo è di gradimento oppure dopo aver gustato
qualcosa di cui se ne chiede un'altra porzione, in latino significa una seconda
volta.
v
BONUS - MALUS: Chiunque possiede un
auto nel momento della stipula del contratto assicurativo è venuto a contatto
con questa formula. Coniata dalle società assicurative negli anni 70 essa è il
composto di due aggettivi latini che significano buono e cattivo, ovvero chi guida senza
procurare incidenti per l’assicurazione è bonus poiché non arreca danni, mentre
chi causa incidenti viene definito come malus o cattivo e secondo questa
formula viene castigato con un aumento del premio assicurativo e l’aumento
della classe di merito.
v CARDIOLOGIA: Come la maggior parte dei nomi in medicina
deriva dal greco, infatti non appena uno studente si iscrive in medicina una
delle prime materie in cui si imbatte è il greco. La parola in questione deriva
da cardia che significa cuore (vedi tachicardia da tachius veloce e cardia etc),
e logos che è la parola più importante della lingua greca, di cui i significati
sono molteplici ma i più rilevanti sono: parola, discorso, scienza, in questo caso significa scienza del cuore, altre parole
derivate in medicina da logos sono: neurologia, ematologia, urologia etc.
v CALOGERO: Deriva dal Greco “kalos” (buono, bello) e “gheros” (vecchio
da cui deriva pure la parola geriatria) quindi significa buon vecchio o buon
saggio, nella cultura cristiana i calogeri erano i monachi, era un epiteto con
cui venivano chiamati per la loro saggezza.
v CALLIGRAFIA: Come sopra il primo nome è “kalos” il secondo “grafo” io
scrivo quindi significa bella scrittura.
v CANDIDATO:
Nella Roma antica i candidati
indossavano una toga bianca per distinguersi da quelli non candidati, altresì
il bianco stava a significare (in teoria un po’ come avviene oggi per i nostri
politici) la purezza, infatti il vocabolo deriva dal latino “candido” che
significa bianco.
v
CARPE DIEM: E’ una frase di Orazio, spesso viene citata in modo erroneo,
ovvero viene interpretata come “cogli l’attimo” in senso opportunistico, ma nel
testo originale l’autore facendo riferimento alla filosofia epicurea invita a
godere e vivere la vita istante per istante e non rimandare la felicità al
domani, quindi cogli l’attimo ha un senso molto più profondo.
v
“CIRASA”: Termine dialettale indicante il frutto del
ciliegio, molti si arricciano il naso al sentire questi termini considerandoli
un qualcosa di grezzo o rozzo, sotto una maschera di fumo parlando in un italiano
“doc” (anche se spesso risulta una traduzione simultanea dal dialetto all’italiano
quindi con tutte le gaffe annesse) ma ritornando a noi il termine deriva dal
greco “cherasos” e successivamente dal latino cerasa quindi altro che grezzo…
v
CIMITERO: Sin dall’età preistorica le necropoli da “necros” morto e “polis”
città erano il luogo in cui venivano seppelliti i defunti, in seguito con
l’avvento del cristianesimo i morti furono sepolti nelle catacombe onde evitare
persecuzioni e per esser riuniti per il giorno della resurrezione, in seguito
secondo lo stesso principio venivano seppelliti dentro le chiese, fino
all’editto napoleonico nell’800 che stabili che i morti non dovevano più essere
sepolti dentro le città ma in una zona periferica. Così sempre in ottica cristiana nacquero gli
attuali cimiteri, il cui nome deriva dal greco “koimeterion” che significa luogo
di riposo, dormitorio, quindi luogo in cui riposano i defunti nell’attesa del
risveglio della resurrezione.
v
CLIENTE: Deriva dal latino “cliens”; il cliens era colui che non godendo di
vantaggi nella società si affidava ad un “patronus” ovvero una persona potente
che lo aiutava al quale in cambio egli doveva diversi favori, come il voto
nelle assemblee, lavori vari, aiuto in caso di guerra etc, in più una persona
che passeggiava nelle piazze con un lungo seguito di cliens era considerato
come un uomo potente e di prestigio. Ecco da dove deriva il nostro termine
clientelismo…..
v
CONCLAVE: Chiuso (cum clave) con chiave, è la stanza
dove si rinchiudo i cardinali durante l’elezione del pontefice, altresì famosa
la frase che dicono nel chiudere la porta “extra omnes” ovvero fuori tutti.
v
CRUCIVERBA: Letteralmente significa parole a croce
deriva dal latino crux (dat. cruci) e verbum
(neutro
pl. verba).
v
CURSUS HONORUM: Si usa spesso nell’indicare le cariche ricoperte durante
vita soprattutto da politici, avvocati,
magistrati etc letteralmente significa sviluppo delle cariche.
v
CURRICULUM VITAE: E’ ormai una prassi nella ricerca di un lavoro presentarlo,
poiché in esso viene descritta per intero la “carriera della vita” ovvero tutto
il percorso lavorativo e formativo della persona.
v
DEFICIT: Deriva dal verbo latino deficere, ovvero mancare. Oggi è diventato nella nostra
lingua come nelle altre un sostantivo.
v DERMATITE:Malattia della pella derivante dal greco “derma” che significa
pelle ed il suffisso “ite” (infiammazione) con cui finiscono tutte le
patologie in medicina (otite, faringite, poliomelite etc).
v DEMOCRAZIA:
La democrazia o potere del popolo (da
“demos” e “kratos”) nell’antica grecia veniva amministrata nelle “agorà” (la piazza) delle “polis”
(città) in cui partecipavano tutti i cittadini tranne gli schiavi per prendere
decisioni sulla vita della comunità.
v
DETECTOR: Viene usato ormai in molte lingue pure nell’inglese, famosi
sono i metal-detector, lie-detector etc. In latino significa scopritore.
v
DIO: Spesso
ci si chiede: Perché si chiama Allah, Geova, Javhe’, Dio, Zues, Giove etc? Non
volendo prolungarci sull’origine degli altri nomi la parola Dio usata in Europa
deriva dalle nostre radici elleniche, ovvero dios, dii, dia etc erano i
nomi declinati del nome di Zeus ovvero
il padre degli dei, Zeus era presente solo al nominativo negli altri casi
genitivo, dativo etc veniva chiamato con i nomi di sopra, ecco perché con
l’avvento del cristianesimo Javhè prese il nome di “Dio” nella nostra cultura.
v DOROTEA: Nome di persona derivante dal greco composto da dora (doni)
teos (Dio) quindi significa dono di Dio.
v
DOMENICA: ”Dominica dies” ovvero giorno del Signore, come tutti gli altri
giorni dedicati alle divinità greco-romane (marte, mercurio, giove, venere etc
dies) l’imperatore Constantino decise di dedicare (in modo ambiguo) un giorno
al Signore, lo proclamò giorno di riposo senza dar tante spiegazione così fece
passar in modo indolore (come farà per il natale) il giorno dedicato al dio
sole o “sol dies” con il nuovo sole ovvero Cristo chiamandolo “dominica dies” .
Effettivamente le prime comunità cristiane come alcune chiese protestanti
rifacendosi alla tradizione ebraica di cui erano diretti discendenti
festeggiavano tale giorno il sabato e non la domenica considerandola una festa
pagana. Seppur dalla nostra lingua sembra ormai aver cancellato questo ricordo
chiedetevi come mai in inglese Domenica si dice Sunday ed in tedesco Soontag? Ora capirete da soli
il perché… P.S: Se pensiamo al nostro dialetto vedremo molte
assonanze con il termine “dies” ovvero giorno non diciamo forse: Duminica-dia, Luni-dia, marti-dia etc?
v
ECCETERA: In italiano è ormai un sostantivo, deriva dal latino “ et
cetera” che significa: e le restanti cose.
v
ERRATA CORRIGE: Si legge spesso in fondo ai libri dove vengono emendati
tutti gli errori del testo con le eventuali correzioni significa “correggi le
cose sbagliate”.
v
EXCELSIOR: Se ricordo bene dovrebbe essere un superlativo
significante: Il massimo dell'eccellenza, dell eleganza, anche più in alto. E’ il composto di due
parole ovvero “ex” (complemento di moto da luogo) e “celo” nascondere,
significa uscire fuori dal nascondimento quindi venire in mostra.
v
EGREGGIO: Come sopra è il composto di due parole “ex” (complemento di
moto da luogo) e “gregem” gregge, coniato nella Roma antica in cui c’erano
molti pastori significa uscire fuori dal gregge dalla massa, quindi
distinguersi dagli altri.
v
EPIFANIA: Può sembrare strano ma il vero natale cristiano è il 6
Gennaio ovvero per l’epifania. Molte chiese infatti non festeggiano il 25
Dicembre, gli ortodossi lo festeggiano per l’epifania vi siete mai chiesti
perché? Forse non vi è mai importato tutti lo festeggiano il 25 dicembre quindi
è vero no? Noi siamo nel giusto poiché siamo in maggioranza mentre gli altri
sbagliano ed io mi ripeto perché? Epifania deriva dal greco “epì” prefisso che sta ad indicare un moto dall’ alto
significante da sopra e “fainomai” che significa apparire, mostrarsi, quindi
colui che viene che si mostra dall’alto ovvero
per i cristiani il Cristo che nasce e viene dall’alto tra noi, quindi la festa
cristiana della nascita di Cristo è il 6 Gennaio come la festeggiavano le prime
comunità cristiane fino a metà del IV secolo ed allora perché festeggiamo il 25
Dicembre? L’ imperatore Costantino promuovendo il cristianesimo come religione
di stato ebbe molte difficoltà a sostituire alcune feste pagane a cui il popolo
romano era legato, una di queste fu quella del Sol Invictus. Il 25 Dicembre
(l’attuale natale“dies natalis” ovvero il giorno della nascita) era ed è il
solstizio invernale ed in quel giorno i romani festeggiano il dio sole che era
tra le più grandi divinità di allora, ecco che nel voler sostituirla con il 6
Gennaio fu un qualcosa di molto difficile se non impossibile, allora con fare
astuto Costantino non fece altro che trasformare la festa pagana in cristiana,
cambiando solo il nome e non la data portando il Cristo come il nuovo “sole” e
così con il tempo si ebbe il cambiamento desiderato; (cambiamento che si è
verificato per molte cose, infatti molte usanze greco-romane sono state
importate e sono ancora in uso tra noi, l’aureola, il pontefice, il sacerdote,
le processioni con simulacri, i templi pagani adibiti a chiese etc, anche se
ciò è normale quando avviene il tramonto di una cultura e l’avvento di un
altra). Così il discorso del “natale” non fu accettato dalla chiesa di
Costantinopoli che non avrebbe mai mischiato la propria fede con usanze pagane,
così questo insieme ad altro furono le basi per le premesse che diedero il via
allo scisma tra le due chiese di Roma e quella di Costantinopoli. Ecco che così
una festa “babba” “la befana” ha dietro il proprio nome e dietro di se molte
cose sulla nostra fede, quindi come per molti fenomeni spesso “stupidi, strani
etc” non sono le cose o le persone tali,
ma chi non si documenta su ciò che lo circonda e si fida ciecamente sulla
tradizione e quello che ci viene tramandato chiudendo gli occhi sugli altri.
v
EPISCOPO: Lontano dalla figura dei vescovi attuali, l’episcopo nelle
prime comunità cristiane era colui che era addetto a “sorvegliare” i cristiani
e sulla loro fede, ovvero il guardiano della fede cristiana, non si distingueva
per abiti sacralità etc, il suo era un ministero non un privilegio. Deriva
sempre dal greco “epì” dall’alto, da
sopra e “scopeo” che significa io guardo, osservo (da cui derivano
micro-scopio, tele-scopio, gastro-scopia etc) quindi colui che guarda
dall’alto, che osserva che vigila come il pastore che dall’alto vigila sul gregge. Da Costantino in poi il ministero
(dalla radice minus minore) diventò magistero (magis ovvero maggiore) e
cominciò il potere temporale e la sacralità del clero e dell’episcopato fino ad
allora sconosciuto.
v
EX CATHEDRA: E’ usato soprattutto nel linguaggio ecclesiastico per
indicare l’infallibiltà del papa quando parla in materia di fede. Significa
“dalla cattedra” (la cattedra è la sedia non il tavolo come si pensa
comunemente) , lo si usa in modo ironico pure nel voler indicare una persona
“dotta” quando parla ed è piena di se.
v EXTRA: In latino significa “al di sopra, al di fuori”; con il termine
si indica sia la qualità superiore di qualche cosa ( caffè extra
) sia
un servizio non compreso nel prezzo prefissato ( le bevande ai pasti sono extra
).
v
EX VOTO: Le chiese come molti luoghi di culto ne sono pieni, essi in
età romana come oggi sono oggetti che il devoto offre alla divinità per
soddisfare la propria obbligazione morale.
In latino significa “per voto, in seguito a voto”.
v FAX: Deriva dal latino “fac-simile” che significa copia esatta dell’ originale.
Il nostro fax doveva chiamarsi tele facsimile, ma era troppo lungo così fu
deciso di togliere il prefisso greco “tele” che significa lontano [esempi
televisione, telefono, telescopio,telecomando etc (vedi dove si va ad infilare
il greco ed il latino) ovviamente perché chi in genere fa delle scoperte nel
suo c.v. ha lo studio delle lingue definite “morte” ]. Così restò fac-simile
ancora lungo, chi ha studiato
latino e ricorda la III declinazione e le parole
come Pax Lex etc in cui l’incontro di una gutturale “c”, “g”, con la “s”
diventa “x” come la leggiamo noi oggi. Esempio, “pacis, regis, legis” diventano
: ” pax, rex, lex” così il nostro
facsimile diventa l’odierno “fax”.
v
FERRAMENTA: In latino significa “attrezzi di ferro”; è un termine molto antico già se ne trova traccia in Catone, oggi in
italiano è rimasto un sostantivo invariato che sta ad indicare non solo la
bottega in cui si trovano oggetti metallici ma anche il venditore.
v FORMULA: Significa breve norma, usato in origine in ambito
giudiziario oggi viene usato in molte discipline quali: matematica, fisica,
biologia, medicina etc, essa vuol significare il riassunto di alcuni principi.
v FOTO: La parola greca è “fotos” che significa luce, da cui
derivano fotocopia, fotografia, fotocellula, fotogramma etc
v FILIPPO: Deriva dal greco “filo”
io amo (in senso amichevole, per gli altri tipi di amore si usa agapao,
eros etc) ed “ippo” cavallo (da cui derivano rispettivamente ippodromo,
ippopotamo (ovvero cavallo del fiume “potamos”), quindi vuol dire colui che ama
i cavalli, amante dei cavalli.
v
MARZIALE: Aggettivo che si sente nominare soprattutto quando si parla
di discipline o arti marziali o in periodo bellico (da “bellum” guerra) entra
in vigore la legge marziale ovvero la legge di guerra. Questo aggettivo deriva
dal dio Marte che i romani avevano designato come dio della guerra.
v “MIGNOTTA”: Che volgarità…. O meglio oggi ha assunto un valore
dispregiativo nei confronti di una donna, mentre prima era una prassi nella
registrazione dei bambini abbandonati, ovvero il sacerdote o un religioso nel
trovare bambini che spesso venivano lasciati dietro le porte dei conventi o
delle chiese venivano registrati come “ filius matris ignotae ” ovvero figlio di
madre sconosciuta, ma questo avveniva per i sacerdoti che erano la classe colta
di allora i quali conoscevano il latino, per il popolo ignorante che “leggeva”
o meglio ascoltava e ripeteva storpiando come capiva “filius m.ignotae” diventò
“a fijo de na mignotta” così oggi viene
usato come sostantivo nel dialetto romano, e conosciuto in tutta Italia (e pure
oltre).
v FORUM: Si usa in ambito finanziario, in convegni, su internet è
diffusissimo è divenuto perfino una
trasmissione televisiva. Deriva dal latino dove significava foro, piazza, mercato un luogo dove
oggi si riuniscono persone libere per parlare, luogo in cui pure si amministrava
la giustizia nell’antica Roma (da cui prende sempre spunto la trasmissione
televisiva e l’aggettivo in uso “forense”). La radice da cui prende il nome è
il verbo “fero”che significa portare trasportare etc e da cui derivavano i
termini come: transferire, riferire,inferire, inferi etc.
v GIURISPRUDENZA: La conosciamo soprattutto come facoltà universitaria essa è
il composto di due parole latine “ius,
iuris” che significa diritto e “peritus” ovvero esperto quindi esperto di diritto , in legge.
v GRATIS
(et amore Dei): Ormai è diventato così di uso comune
che non ci penseremo neanche lontanamente che deriva dal latino. Significa
gratuitamente (e per amor di Dio) sottinteso esso deriva dall’ablativo
“gratiis” che a sua volta deriva da “gratia”.
v
GUTTALAX: Famosissimo lassativo con proprietà miracolose, anche il
suo nome non è stato scelto a caso è un bel neologismo pubblicitario, esso
deriva da “gutta” goccia e “ lax “ abbreviamento di laxat ovvero scioglie, quindi goccia che scioglie già il
nome è tutto un programma….
v
HORROR: Usato soprattutto in ambiente cinematografico in origine significava spavento o terrore.
v
HUMUS: Significa “ terra “ termine botanico che designa il terriccio, ricco di
sostanze organiche, atto a favorire la vegetazione. In senso lato: indica anche
l’ambiente propizio al sorgere e allo svilupparsi di un’idea.
v
ICTUS: In latino significa “colpo” è stato acquisito nel
linguaggio medico per similitudine, ovvero indica un colpo violento un urto
spesso mortale che riceve colui che viene colpito da un emorragia celebrale,
che spesso coinvolge solo un emisfero del cervello ovvero l’opposto della parte
che viene danneggiata.
v
IDEM: Vuol
dire la stessa cosa, è stato importato nella nostra lingua dal linguaggio
giudiziario romano, ovvero veniva usato nel momento in cui la stessa pena
veniva inflitta a due persone.
v
IGNIS: Lo conosciamo soprattutto tramite i nostri
elettrodomestici, significa fuoco (da cui derivano le parole come “ignifugo”).
Celeberrima la frase e il modo in cui i romani nell’attaccare le città le
mettevano a “ignis et ferrum” ovvero rasavano al suolo le città da conquistare
con fuoco e spada.
v
IMMONDIZIA: Deriva dal latino in (negativo) mundus (pulito) ovvero non
pulito, sporco, impuro etc, sempre nel nostro dialetto quando si pulisce la
frutta togliendo la buccia non si dice forse “munnari”?
v
IMMACOLATO: Deriva sempre dal negativo in + macula che significa
macchia (pensate ad un tessuto maculato) quindi “senza macchia” spesso è un
attributo che viene detto di un oggetto che non è stato mai usato per
evidenziarne la genuinità, oppure quando lo si riferisce alla Madonna(ovvero
mea donna) indica come sia senza macchia, senza peccato.
v
IN EXTREMIS: Viene usato in diverse situazione per indicare il
salvataggio o l’arrivo di un qualcosa “all’ultimo momento”.
v IN
PRIMIS: Ovvero “per prima cosa” viene usato soprattutto
nell’enunciazione di un elenco di cui si accentua l’importanza della prima.
v
INTER NOS: Quando si parla tra amici o si vuole che una cosa resti
nell’ambiente in cui viene detta e resti riservata si usa questa locuzione
latina, esso vuol dire “tra noi”.
v
IN VINO VERITAS: Locuzione popolare molta antica che allude al modo in cui
sotto l’effetto del vino si ci libera dai freni inibitori e spesso escano fuori
verità che altresì in uno stato di coscienza normale verrebbero tenute a bada.
v
ITER: Il
termine ormai di uso comune soprattutto a livello, giudiziario parlamentare,
burocratico etc, indica il percorso che si deve compiere per arrivare ad un
qualcosa. Nella lingua latina significa “strada”.
v
IPNOSI: Deriva da greco “hypnos”
che vuol dire sonno, venne coniata per le analogie che sembravano esserci fra
le manifestazioni del sonno fisiologico e quelle che si manifestano nello stato
ipnotico, in cui si abbassa il livello di attenzione ed esce fuori la parte più
intima dell’uomo.
v IPO -
IPER: Ritornando alla medicina sono termini
che si trovano spesso per indicare carenze o eccessi di qualcosa. Spesso si
sente parlare di ipotermia, ipoglicemia, ipovedente etc il suffisso “ipo” in
greco significa sotto, basso così ipotermia significherà bassa temperatura da
“termos” , invece “iper” significa sopra come per esempio ipertensione,
ipertiroidismo, ipertrofia etc, ma esistono pure nel linguaggio quotidiani termini come ipocrita, ipoteca, ipotesi (che
significa io pongo sotto dal verbo “titemai” da cui deriva pure la parola tesi)
e ipercritico, ipermercato etc, così da oggi già sentendo il suffisso già
possiamo farci una mezza idea di cosa si parla…
v
JUVENTUS:All’inizio del ‘900 molte pratiche sportive iniziarono ad
diffondersi tra i giovani così molte società presero il nome suddetto che
significa “giovinezza”, oggi è rimasta
una squadra calcistica molto famosa con questo nome.
v
LAPSUS:Famosissimi sono quelli Freudiani ovvero i lapsus linguae. Essi secondo Freud escono per
errore ovvero in un momento di distrazione ma manifestano un nostro desiderio o paura tenuti a freno dal la
nostra coscienza vigile. In latino significa scivolone.
v
LAUREA: Ormai lo conosciamo come sostantivo, ma in latino era un
aggettivo significante di alloro (corona sottinteso). Questa corona veniva
messa sul capo di poeti, persone dotte etc.
v LAVABO: Altro termine di uso comune in latino è il futuro del verbo
“lavare”, e che ci azzecca con il nostro lavandino? Strano ma vero esso
proviene dal salmo 25 (lavabo inter innocentes manus meas) infatti era il lavamani usato nelle sagrestie e poi da li è arrivato a
noi.
v LOCANDA: Gerundivo del verbo “locare” in origine era sottinteso
domus ovvero casa da affittare, oggi per noi è un sostantivo che indica un locale con servizio di vitto e alloggio.
v
LOGORROICO: Aggettivo che mi auto attribuisco quando scrivo (dal greco
autos che significa se stesso e da dove derivano molte parole come automobile,
autoestinguente, autografo, automatico, etc). Di solito si usa dirlo di una
persona che parla molto in continuazione deriva da “logos” parola e dal verbo
“reo” scorrere quindi indica lo scorrere delle parole come lo scorrere di un
fiume.
v
“MATULA”: Nel nostro dialetto si usa dire: “parlari a matula” e che
vuol dire? In latino la parola “matula” significa pisciatoio, quindi tiratene
voi le conseguenze….
v
MONITOR: Ormai fa parte del nostro linguaggio e degli attrezzi di
uso comune. Deriva dalla radice del verbo latino “monere” che significa far
osservare.
v
MUTANDE: E’ un indumento intimo che prende il suo nome dal gerundivo
“mutandis” che significa da cambiare, per indicare la frequenza nel cambio di
queste.
v
MEDIOLANUM: Noi conosciamo la banca, ma in origine era il nome con cui
i latini chiamavano la città di Milano.
v
NEAPOLIS: E’ il nome della città di Napoli, proviene dal greco “nea”
nuova e “polis” città quindi città nuova.
v
NEOLOGISMO: Deriva sempre dall’aggettivo sopracitato “neo” e “logos”
parola, quindi si usa nel momento in cui si vuol indicare la coniazione di un
nuovo termine.
v
NIGRA (SUM), SED FORMOSA: Chi abita a Tindari o zone limitrofe conoscerà sicuramente
questa frase, essa proviene dal cantico dei cantici, e viene usata nei
confronti delle donne scure di carnagione che per questo potrebbe essere discriminate,
infatti significa: sono bruna ma bella.
v
NIVEA: A chi non viene in mente la famosa crema per le donne?
Infatti è un aggettivo latino che significa di neve (sottinteso la crema) per
il suo colore e la sua cremosità.
v
OLIGOMINERALE: Come molte parole con il suffisso greco “oligos” che
significa pochi vuol dire con pochi minerali, vedi anche oligarchia ovvero
governo di pochi.
v
PAR CONDICIO: Il suo ritorno presso il nostro linguaggio è recente , è un
modo di dire usato soprattutto in politica per indicare l’equità di propaganda,
dibattito etc che debbono avere i partiti negli organi televisi, di stampa e
altro. Il suo significato è: pari
opportunità.
v
PERSONA: Strano ma vero, in latino “persona” da cui deriva il nostro sostantivo vuol dire
maschera, infatti gli attori romani nelle commedie usavano le “persone” a
seconda del tipo che volevano rappresentare e queste le cambiavano in
continuazione, quindi come si può capire il concetto di fondo è uguale. Ecco
che il concetto nasce su una verità, in genere la persona indossa una maschera
in base a quello che ci chiede la società, spesso noi siamo lontani da noi
stessi e da quello che siamo, ma indossiamo le maschere a secondo del luogo e
delle condizioni dove ci troviamo (famosa infatti la teorie delle maschere
Pirandelliana ed altrettanto famoso il suo capolavoro “Una, nessuna, centomila”).
v PIROMANE: Molti sono i suo derivati, ovvero antipiretico, pirotecnici
etc tutti derivano dal greco “pur, puros” che significa fuoco.
v
PRESBITERO: Nella nostra cultura indica un sacerdote, ma molto lontano
è la figura originale da quello che conosciamo oggi. Il presbitero nelle prime
comunità cristiane non aveva nessuna
sacralità e non era differente dagli altri fedeli ma era una persona che avendo
fatto un cammino di fede era posto a capo dei neofiti come punto di
riferimento, infatti il temine deriva dal greco “presbius” che significa
anziano ( vedi il termine presbiopia) e “teros” che è un suffisso che lo
trasforma in comparativo quindi più anziano ovvero in questo caso più anziano
nella fede e quindi in grado di aiutare chi entrava nelle comunità cristiane ad
intraprendere il cammino di fede, ma ripeto non si distingueva dagli altri per
abiti, privilegi, sacralità etc tutte cose che si sono aggiunte man mano fino
ad arrivare a noi.
v
PRO LOCO: Significa “per il luogo (natio)” ,oggi è un sostantivo che
indica un associazione dedita alla conservazione e tutela degli usi e costumi
locali.
v
PROPAGANDA: Gerundivo del verbo latino “propagare” che significa cose
da diffondere. Oggi è usato in svariati campi ma quello dove eccelle è la
politica.
v
PRO TEMPORE: Si usa soprattutto quando viene designata una carica
provvisoria in attesa di una definitiva (es. direttore pro tempore, parroco pro
tempore ), il suo significato letterale è per un certo tempo.
v
PRINCIPE: Deriva dal latino “princeps” che significa il primo, ovvero
colui che è designato in ordine di successione a diventare re.
v
PROTOTIPO: Quante parole con il prefisso greco “protos”, protomartire,
protomedico, prototipo etc . La suddetta parola deriva da “protos” primo e
“typos” forma, figura quindi la prima forma
v
QUO VADIS?: Famosa frase che dice s.Pietro a Gesù, è diventata pure il
titolo di un film e si usa con tono scherzoso quando una persona si incammina
verso un posto che non conosce, significa dove vai?
v
RAPTUS: Spesso si sente nominare associato alla follia o al raptus
di un artista nel pieno della sua creatività, il suo significato è rapimento ,
strappo.
v
RATA: Sostantivo
della nostra lingua che indica un tot da pagare per la restituzione di una
somma. Il nome è il participio del verbo “reri” che significa calcolare ed il
significato del suo participio è quota .
v
REFERENDUM: Viene usato spesso quando si vuol chiamare il popolo ad
esprimere un suo voto su una determinata questione di interesse nazionale.
Deriva dal gerundivo del verbo latino “referre” è significa cosa da esprimere.
v RELAX: Deriva dal verbo latino “relaxare”, il sostantivo che noi
oggi usiamo è la III persona del verbo che significa (egli) da sollievo.
v
REPUBBLICA: Nome composto da due parole “res” cosa “publica” quindi
nell’antica Roma si voleva designare una forma di governo non più amministrata
da poche persone ma dalla ” gens” che tramite il senato (da “senex” che era il
consiglio degli anziani) decideva sul da farsi. Letteralmente significa cosa
pubblica o cosa dello stato.
v RUBRICA: Significa (terra )rossa era il colore con cui venivano
indicati i numeri dei capitoli di un libro per darne risalto.
v SALARIO: Può mai essere che deriva dalla parola sale (sal in latino)?
Ebbene si è rimasto ancora oggi nel nostro linguaggio poiché nell’antica Roma i
magistrati e i soldati venivano pagati con il sale.
v SALVE: E’ l’imperativo latino del verbo “salvere”
star bene, che significa sta’ sano o state
sani.
v SALVELOX: Ormai fa parte del linguaggio medico, è stato un ottimo
neologismo pubblicitario creato da due parole latine “salvus” e “velox” che
significa protezione rapida.
v SAPERE: Deriva dal latino “sapio” che significa io gusto, io assaporo,
passato come sostantivo che indica il piacere nel gustare la conoscenza,
pensate quando si impara qualche curiosità da una persona o da un quiz.
v SCIENZA: “Scio” verbo latino che significa io conosco il significato
attuale si può capire da solo.
v SINCERA: In età romana come nel rinascimento molti artisti, scultori
etc nel realizzare un opera spesso dopo imperfezioni o scheggiature usavano per
coprire i difetti la cera, così una statua
“cum cera” era una statua falsa, disonesta mentre una statua “sine cera”
era una statua genuina autentica ecco che da qui ha preso origine il nostro
aggettivo.
v SOSIA: Ormai fa così parte del nostro linguaggio che non sembra proprio
derivare dal latino, eppure sosia in origine era il nome di uno schiavo in una
commedia di Plauto il quale verrà “clonato” nelle sue sembianze dal dio
mercurio da qui ha avuto origine il nome sosia.
v SPONSOR: Deriva dal verbo latino “spondere”, stranamente ritorna a noi dall ‘ America infatti è li che venne
riusato ed oggi è entrato pure nel nostro linguaggio comune. Il suo significato
è garante.
v SPERMA: Questa volta ci viene in aiuto il greco, infatti la parola
“sperma” significa seme, al solito il significante è lampante…
v STOMATITE: Essendo un termine medico la provenienza è chiara, la cosa
strana è che si tratta di un infiammazione della bocca e non dello stomaco come
si potrebbe pensare, infatti in greco bocca si dice “stoma” (pensate a
s.Giovanni crisostomo che significa dalla bocca d’oro) mentre per indicare lo
stomaco si usa “gastrer”).
v TEMPIO:
Deriva dal greco “temno” che significa
ritagliare, quindi ritagliare uno spazio (un tempio) da dedicare alla divinità.
v
ULTIMATUM: Oggi viene usato quando si vuol dare un termine, una
scadenza entro un tempo stabilito, il suo significo originale è ultimo avviso.
v URANUS: Molte cose ci vengono in mente con questo nome, prodotti,
colori, locali etc, ma Uranos era uno dei principali dei greci, molto bella l’opera
di Esiodo la teagonia (che si potrebbe paragonare alla nostra bibbia poiché era
il libro sacro di allora dove si spiegava la nascita degli dei in cui hanno
creduto milioni di persone) dove Uranos feconda Gea (che in greco significa
terra da dove deriva geografia, geologo, etc) e come la feconda? Con la pioggia!
Ovvero il cielo fecondava la terra tramite la pioggia un interpretazione che
allora aveva carattere sacro e guai chi osava metterlo in discussione, così ripeto
si spiegava la nascita degli altri dei come avveniva ed avviene in molte
culture pure nella nostra se vogliamo far un esame…
v VETO: Spesso si sente nominare
il diritto di veto, ovvero il diritto di un membro di impedire un qualcosa, in
latino significa io vieto.
v VIDEO: Soprattutto in questi tempi ha dato origine a molte parole,
videosorveglianza, videogame, videoconferenza etc. deriva dal verbo latino “video”
che significa io vedo, come il verbo “audio” significa io ascolto.
·
Conoscete cos’è un
chirò? No! Invece vi dico che lo vedete spesso ma lo confondete
·
Sapevate che non ci
troviamo nel 2012 ma bensì nel 2016?
·
Conoscete il perché
il numero 1 si chiama uno il 2 due etc?
·
Sapevate che
polifemo e l’Etna sono la stessa cosa?
·
Sapevate perché si
dice che aprire gli ombrelli in casa porta sfortuna?
·
Queste curiosità le
metterò in un prossimo articolo, per quanto riguarda questo man mano che
qualche altro vocabolo mi viene in mente ed il tempo lo permetterà lo andrò
aggiornando, nella speranza che vi sia piaciuto vi saluto ed alla prossima.
virnoctis@tiscali.it
29-X-2012
virnoctis@tiscali.it
Inizio il nuovo articolo, o meglio lo
prolungo mantenendo in primis le promesse, inizio col svelare(ovvero togliere
il velo) le precedenti domande:
1. Sovrapponete questi simboli: X P (non è il
sistema operativo windows), otterremo un chirò, nelle chiese, cimiteri ed altri
luoghi sacri avrete visto molte volte questo simbolo confondendolo ed
interpretandolo come “PAX”, nulla di più sbagliato, è un simbolo paleocristiano
che usavano le prime comunità. Esse li mettevano nei luoghi
dove si incontravano o per riconoscersi,non sono altro che le prime due
lettere della parola greca “XRISTOS” ovvero Cristos la “c”
che è una "c" aspirata come nel nostro dialetto scriviamo la parola ciuri,
e la “R” rò corrispondente alla nostra “r” se
non ci credete prendete una banconota da 5 o 10 euro e guardare la scritta
greca che si trova sotto quella in italiano, quindi da oggi non si chiamerà più
pax ma chirò.
2. E
si ci troviamo nel 2016, fu un errore di calcolo del monaco Dionigi il piccolo
che fissò la data di nascita del Cristo, facendo un errore di calcolo
confondendo il regno di Erode il grande con un altro che non ricordo, ecco che
se contiamo gli anni dalla nascita di Cristo siamo indietro di 4 anni, eppure
il mondo si basa su un sacco di errori, interpretazioni erronee etc, eppure ci
faremo uccidere per le convinzioni anche se non sappiamo neanche da dove
derivano ma che importa, l’importante fare non ragione e far caciara munnu ha
statu e munnu je…
3. I
nostri numeri sono di origine araba e loro hanno dato al simbolo 1, 2, 3, il
significato in base al numero di angoli che contenevano (nel modo originale in
cui venivano rappresentati) infatti lo zero era rotondo e non aveva angoli.
4. Gli
antichi greci in modo più "sempliciotto" da come facciamo noi osservando i vari
fenomeni naturali, creavano dei, miti, leggende etc, saperli leggere e
conoscerli insegnerebbe molte cose pure a noi che ci crediamo dotti, comunque
nel nostro caso i greci osservando l’ Etna durante le sue eruzioni e vedendo lanciare
massi in alto crearono il mito di polifemo (dalle molte bocche oppure che fa
gran rumore, da polys e feimi) ovvero come lo conosciamo noi aveva un grande
occhio sulla fronte (simboleggiante la grande bocca centrale del vulcano) e i
piccoli crateri attorno ecco perché ha un grande occhio e “molte bocche”,
nell’odissea lo vediamo adirato che lancia massi verso Ulisse, sicuramente è
una similitudine nel vedere l’eruzione ed il lancio in aria di grossi macigni.
5. Spesso
mi è capito di sentire o esser rimproverato per aver aperto o far la prova ad
aprir ombrelli a casa, vi è capitato anche di vederlo? Ci potrebbe sembrare una
fesseria ma ha sua ragion d’essere. Il sacerdote nel momento in cui si andava a
casa di una persona per dare l’estrema unzione era spesso accompagnato da un
chierico con un ombrello che gli reggeva durante la somministrazione del
sacramento, quindi col tempo si è trasformato in qualcosa da evitare, da
scongiurare un po’ come fanno molte persone (uomini) davanti un carro funebre
che mettono le mani in tasca anche ciò ha ragion d’essere malgrado sia il
frutto di ignoranza….
v ANALFABETA: Alfa, beta, gamma, delta, etc sono le
prime lettere dell'alfabeto greco (alfa-beta
per l’appunto), la parola è composto da una alfa privativa con l'aggiunta di
una "n" poichè altrimenti avverrebbe l'incontro di due vocali ed alfa
e beta, quindi dire che una persona è analfabeta sta a significare che non
conosce neanche le prime lettere ovvero le cose essenziali (un pò come noi
diciamo l' "a" "b" "c" di un qualche argomento
ovvero le nozioni base).
v ASSASSINO:Questo termine non deriva dalla nostra
cultura è stato innestato, dobbiamo spostarci dall’altra parte del globo per
trovarne l’origine, è stato importato da Marco Polo esso deriva dall’arabo “
hasciascin” che significa uomini dediti
all’ hashis, era il nome di una setta del medio oriente musulmano estremista
che vennero a contatto pure con i crociati, queste persone erano dedite all’omicidio
ed all’obbedienza cieca verso il capo, così nel prepararsi facevano uso di di
“hashish” ( che significa erba secca da cui a sua volta prese il nome la setta)
il quale sotto il suo effetto li eccitava e li mandava in “missione” con la
solita promessa del paradiso.
v AUSILIO: Deriva
dalla parola latina “auxilium” che significa aiuto (che a sua volta deriva dal
verbo "augere" che significa rafforzare). Nel nostro linguaggio
indica spesso una persona che viene in aiuto di un altra, esempio il
carabiniere ausiliare, l'ausiliare del traffico, Maria ausiliatrice (ovvero
colei che aiuta) etc etc.
v CELERE: Famosi i servizi postali chiamati celere. Deriva dal latino
“celer” che signifiva veloce, a sua volta deriva dal greco
"kello" che significa io mi muovo velocemente, vado di corsa.
v BASILICO’: Nel nostro dialetto come nella nostra lingua indica una pianta
profumata che viene usata soprattutto in cucina. Potrebbe sembrare una pianta
stupida ma già il suo nome si può collegare a qualcosa di importante come la
basilica. Nell’antica Grecia inizialmente ed a Roma successivamente la basilica
era il luogo in cui il “basileus” ovvero il re amministrava la giustizia, si
discuteva di affari etc, in queste basiliche una pianta in particolare adornava
ed odorava l’intero edificio, allietando l’olfatto del re e spesso ne cingeva
pure il capo, il nostro “basilikon” che
da qui prese il nome di basilico, il suo significato era pianta regale. In
seguito Constantino convertì molti di questi edifici trasformandoli in luogo di
culti cristiani ecco da dove derivano le nostre basiliche.
v BLASFEMO: Spesso è un dilemma il significato
anche in italiano ma il verbo greco "blasfemo" significa "io impreco,
bestemmio, ha mantenuto il significato nella nostra lingua.
v CHIESA: La chiesa che conosciamo oggi è diversa da quella delle
origini, ovvero noi la conosciamo sopratutto come edificio ma essa in origine
era una realtà spirituale ovvero era la comunità dei credenti non un luogo
fisico. La parola deriva dal greco "ecclesia" che significa assemblea
e a sua volta deriva da "ek" complemento di moto da luogo ed
"kaleo" io chiamo ovvero chiamati , invitati da, quindi la comunità
dei credenti chiamati da varie parti verso un unico luogo(figurativo) di fede.
v EDUCARE: Quello che noi intendiamo per educare è un qualcosa di
molto distorto non solo nella teoria, (il significato teorico del termine lo
mette in evidenza, così come quello reale lo ha messo in evidenza la Montessori
con la pratica ed il suo motto: aiutatemi a fare da solo) ma anche nella
realtà. Se osserviamo bene la nostra realtà (anche quelle passate e penso pure
le future) chiunque in teoria educa ma in pratica si addestra come si fa per
gli animali, spesso e soprattutto per mancanza di competenze, perché insegniamo
agli altri così come hanno imparato a noi (non ragionavano loro e non
ragioniamo noi), ovvero spesso sia per gli adulti che per i bambini che ci
troviamo innanzi si pensa che siano "dei vasi vuoti da riempire" ma
già come dice la parola educare non vuol dire mettere dentro, indottrinare ma
tirare fuori. Deriva dal latino”ex” (complemento di moto da luogo e ducere che
signica condure (famoso il nostro duce che si rifece alla figura del
condottiero romano ovvero il “dux”), quindi come dicevo significa tirare fuori
quello che ogni persona ha dentro, poichè la base dell’educazione ed i relativi
risultati dipenderanno in primis dalla bravura di chi educa o e preposto
all’insegnamento, dalla sua preparazione ed aver coscienza di quello che si
fa,(non facendo come fanno gli altri e perpetuando così un modo stupido di
insegnare, già questo lo criticava
Quintilliano maestro romano di 2000 anni fa) se chi insegna già non
capisce per se e pretende da chi sta sotto che uscirà? Un risultato nullo o
catastrofico e che si fa in questi casi? Lamentarsi !(degli altri ovviamente
non di noi come dovremmo) esempio tipico “ ah questi giovani d’oggi… ai miei tempi…
(dimenticando quello che hanno passato e perpetuando lo stesso errore che i
genitori lamentavano ai loro tempi) quindi il piangersi addosso e dar la
colpa agli altri personalmente lo interpreto (per fatti di vita reale non solo
per teorie) come una mancanza di preparazione da parte di chi “educa” non per
colpa di chi deve essere "educato", le persone hanno bisogno di
persone autorevoli (con le palle) non isterici autoritari, quand’è così meglio
comprarsi un robot che far figli o imparare altri, poichè è più facile che ci
obbedisca oppure imparare ad insegnare a se stessi, gli altri vedranno e saranno
più propensi ad ascoltare. Comunque continuerò la discussione in altro luogo
approfondendo e portando esempi reali,per ora ho detto troppo scusatemi….
v EMOZIONE: Come dice la stessa parola è un qualcosa che parte da
dentro, che si sviluppa dentro di noi, la sua origine è latina deriva da ex
“complemento di moto da luogo e il verbo “moveo” che significa muovere quindi
qualcosa che si muove che nasce a dentro.
v IRE -
ITE: Questi termini ormai si trovano nelle
chiese (esempio “ite ad Joseph“ ovvero andate da Giuseppe) o nel nostro
dialetto. Quando si vuol dire ad una persona andate a… non diciamo forse ”iti
a….” oppure dobbiamo andare a “hammi iri
a….” ecco è stato tramandato a noi dai nostri avi che sentendo parlare in
latino questa volta senza storpiare lo hanno passato a noi e ancora oggi si
mantiene (ripeto altro che grezzo se conoscessimo un po’ di più la nostra
lingua e la sua sintassi l’apprezzeremo ancor di più e potremmo mostrar con orgoglio le nostre radici lasciando a
bocca aperta anche chi si vergogna del suo dialetto e “parlando” un italiano
sui generis si crede avanti. (meglio non pensarci si sentono certe cose come “abbiamo andato” traduzione simultanea
dal siciliano hammu iutu, ame mi piace da “a mia mi piaci” per non parlare della sintassi eppure
mischiando queste fesserie si tocca il cielo con un dito mah…. meglio parlare
come si sa che come non si sa). Comunque ritornando a noi la “ite” è
l’imperativo del verbo latino “ire” che significa andare.
v KATANANNU: Termine dialettale composto da due parole katà (in greco
vuol dire sotto, infatti i morti spesso venivano chiamato "oi katoi"
ovvero quelli di sotto, che abitano sotto) e dal dialetto siculo
"nannu" che vuol dire nonno, quindi letteralmente colui che sta sotto
il nonno (in ordine genealogjico). Vedi che mix....
Altresì in un paesino limitrofo al nostro
nonno si dice “paparanni” che significa letteralmente “papà più grande” ovvero
nonno, ne rimangono tracce nel francese “grand-père grand-mère” e l’inglese grandfather e
grandmother.
v MONOPOLIO: Il suffisso di questa parola è molto diffuso ovvero lo si usa in
moltissime parole come: monoteista, monofase, monovolume, mononucleosi,
monopattino, monologo, monarca, monaco, etc il prefisso “mono” in greco
significa unico, solo, a cui si aggiungo le restanti parole, come “polein” che
significa vendere, quindi che vende uno solo.
v NULLA
OSTA: Spesso quando si chiede la concessione di
un qualcosa si chiede il nulla osta, esso deriva dal latino “nihil obstat”
successivamente nulla obstat, esso era un termine ecclesiastico il quale stava
ad indicare che nulla ostacola (il
suo significato) la pubblicazione di un libro dopo essere passato al vaglio di
chi di competenza, questo fino a quando non fu abolito l’indice dei libri, così
esso è rimasto nel nostro linguaggio con il significato che aveva in origine
ovvero che dopo questo documento si può procedere poiché “nulla obstat”.
v OMICIDIO: Spesso si sente parlare di omicidio, uxoricidio (da uxor
moglie), genocidio (dal greco genos stirpe, discendenza da cui a sua volta
derivano genetica, genealogia etc), patricidio, infanticidio, suicidio etc, la
parola iniziale deriva da “homo” uomo e “cidium” uccisione che a sua volta
deriva dal verbo “caedere” che significa tagliare.
v “PIRCIARI”: Aridaglie…
Termine sempre dialettale che porta dietro di se tante cose che non si
conoscono. Partendo dalle origini deriva dal latino “per” attraverso e “forare”
bucare quindi bucare da parte a parte, a sua volta a dato origine sia al nostro
dialetto “pirciari” sia al francese (che è pure una lingua neolatina e porta
con se tanti vocali latini) “percer” che significa io buco, ed pure in inglese
“to pierce” ha lo stesso significato,
quindi adesso sarà pure chiaro da dove deriva il nostro piercing no?
v PIOVE: Ma vi siete chiesti mai chi? Chi piove? Chi tuona? In
italiano sono verbi impersonali. Ovvero sprovvisti di un soggetto (apparentemente)
e sono così di uso comune che si da per scontato che debbano essere così, ma se
vogliamo conoscere ed essere meno superficiali e fatalisti dobbiamo andare
indietro nel tempo, sempre dai nostri cari greci e latini in quanto essi
credevano che i fenomeni atmosferici fossero comandati da Giove (latino) Zeus
(greco) ovvero il padre degli dei che spesso veniva raffigurato con fulmini
nelle mani, così i nostri antenati dicevano Giove piove, tuona, lampeggia etc ecco
che in principio il soggetto c’era ma in seguito (per ovvi motivi) è sparito….
v PNEUMA:
Molti vocaboli derivano da questo
sostantivo greco “pneuma” che a secondo dei contesti significa : soffio,
spirito, etc, in ambito medico i termini correlati sono pneutomi, pneumolisi,
pneumotorace etc, in altri ambiti abbiamo come esempio abbiamo i famosi
pneumatici (chissà perchè….)
v
POLIPO: Deriva dal prefisso greco polys che significa
"molto" e” pous” piede quindi dai molti piedi. Da oggi quando si
vedrà il prefisso "poli" subito ci verrà in mente un qualcosa di non
singolo. Alcuni dei suoi derivati sono: politecnico, poliambulatorio,
polivalente,poligamia, politeista, poliedrico, poliglotta etc.
v PROGETTO: Ispirato da un mio amico aggiungo
questo vocabolo che deriva da “pro” che in questo caso significa innanzi ed il
verbo “iacto” gettare, quindi gettare innanzi ovvero buttare le basi per un
qualcosa.
v PORNO:
Il
significato attuale e tutto quello che vuol dire è solo frutto di 2000 anni di
cristianesimo e della sessuofobia del clero (infatti pensate ai paesi arabi
dove si pratica la poligamia (da polus (molto) e gamos (moglie o nozze non
ricordo bene) . La parola deriva dal greco "porne" che significa
adultera o prostituta. Prima dell'avvento del cristianesimo nella nostra
cultura i romani praticavano il sesso liberamentee come una cosa naturale un
piacere non avevano tabù in merito(pensate che s.Agostino nelle sue confessioni
si rimprovera la sua vita sessuale“dissoluta” addirittura con ragazzine di 12
anni), addirittura si veneravano e si portavano in processione falli enormi ed
altri simboli sessuali ai quali veniva attribuita un significato di fertilità e
gioia, si costruivano nicchie e monumenti in loro onore (come i santi odierni)
si portavano alle divinità doni con le loro forme(al posto di fiori e lumini).
In un altro periodo addirittura le donne che non volevano subire punizioni si
registravano come adultere preventivamente per non essere punite se prese in
fragrante visto il largo uso delle "corna" di allora (che non aveva
nessuna valenza negativa ma era una prassi da ambo i lati), addirittura in un
periodo di decadenza dell'impero si usava addirittura cedere la moglie e le
figlie a chiunque andava a far visita come oggi si offre il caffè quando arriva
un ospite, il sesso orale (spero non si sdegni chi legga, altresì se dovesse
succedere non è colpa mia non dico cose inventate ma è una descrizione
oggettiva, i nostri antenati non si sarebbero sbigottiti) era una pratica
comune e normale, fu bandita dai cristiani poichè tutto ciò che non è atto alla
procreazione è peccato, ma per i romani(come molte altre civiltà) era solo un
piacere. Tutt'oggi nel catechismo della chiesa cattolica si legge che ogni atto
sessuale che non sia proteso alla procreazione è peccato anche se non lo
sapevano i romani, (quindi mi chiedo o non si fa niente e si guarda la tv
oppure si fa come i conigli....(e poi li mantengono loro tutti i quei figli)
altresì se una coppia non può avere figli si fa un bel abbonamento a Sky e non
pecca per evitare l’inferno...... Così ripeto il significato di pornografia
oggi è il frutto della nostra società, non è stato sempre così, non è una cosa
sporca o un peccato (non lo era neppure nella cultura o ai tempi di Cristo)e il
modo con cui non lo conosciamo oggi non un dogma di fede meditate gente,
meditate prima di condannare qualcuno solo perché è libertino\a nei propri
costumi, ovvero chi è senza peccato scagli la prima pietra disse Cristo ai santi
ed ai moralisti di allora...
P.S. Scusate lo sfogo che non è molto consono con quanto scrivo ma quando ci vuole....
v STATUS QUO: Oltre
ad un famoso gruppo rock, è una
locuzione latina che si usa per indicare uno stato attuale di calma di equilibrio,
altresì in senso negativo sta ad indicare lo stagno di una situazione che non
va ne avanti ne indietro ma resta com’è ovvero nello “status quo” o nello stato
attuale.
29-X-2012
virnoctis@tiscali.it
Davvero molto simpatico e interessante complimenti per il suo bagaglio culturale!
RispondiEliminaGrazie mille per per le sue lusinghe, spero abbia apprezzato e si sia divertito\a.
EliminaComplimenti, interessanteee.... Molto carino...
RispondiEliminaGrazie mille pure a te Adele sempre gentile....
RispondiEliminacomplimenti!l'ho letto tutto e mi è piaciuto molto:) Adesso so perchè non si debbono aprire gli ombrelli a casa!xD Al prossimo articolo;)
RispondiEliminaGrazie mille.... sono contento che ti sia piaciuto,sopratutto l'aver capito il perchè che non si aprono gli ombrelli a casa.... anzi se vuoi un consiglio per essere sicuri non lo aprire neanche fuori.... chissà.... Comunque scherzi a parte grazie ancora e buona giornata.....
EliminaE' piacevole dare ogni tanto un significato alle parole che si è soliti pronunciare, ottima scelta di argomento per il suo blog!
RispondiEliminaGrazie tante per i suoi elogi e sopratutto sono contento che la lettura per lei sia stata piacevole e si sia diveritito\a!!!! La ringrazio ancora anche per averlo voluto oltre che leggere pure commentare. Le auguro una buona giornata ;-)
RispondiEliminaAlla prossima.....
che carino il post!!! :D
RispondiEliminaThank you.... Auguri di buone feste!
EliminaBel post, istruttivo e ben fatto............. mi riporta ad "antiche" rimembranze .......... e per questo motivo è ancora più carino.
RispondiEliminaComplimenti... :)
Grazie, fa piacere avere lettori attenti e scrupolosi come te!!!!!!! Grazie ancora e buona lettura....... ;-)
RispondiEliminaMolto interessante e illuminante su aspetti spesso abituali e innoqui. Complimenti!!!
RispondiEliminaGrazie di vero cuore, in primis per la lettura e secondariamente (non per importanza) per la sua gentilezza!!!!! :-D
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