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lunedì 20 aprile 2015

“Il Bene Comune”




Malgrado si parli di bene comune in ogni luogo, le zone calde di questo argomento sono i luoghi religiosi e la politica (che spesso vanno a braccetto).
Il nostro è un periodo fertile a livello nazionale ma sopratutto cittadino ed è proprio su questo che vorrei soffermarmi.
 Spesso (non sempre e non tutti, anche se ciò non giustifica nessuno a priori) ci si riempie la bocca con questi paroloni, che altro non sono che pura demagogia, la quale nasconde solo i propri interessi o interessi di altre persone, ambizioni personali e non, compiacenze, servilismi etc, poche sono le persone che lo fanno per spirito di servizio ed essendo coscienti del loro operato! In linea di massima il bene comune o la “res publica” in senso più ampio resta una chimera per il popolo vittima e carnefice del suo destino! Chiunque si accinge ad entrare in politica, deve come un nastro registrato pronunciare la parola BENE COMUNE!

Con ciò qualora tutto vada bene si passa ad altri fini, poiché il consenso ai cittadini va chiesto solo durante un certo periodo, poi saliti al potere ci si chiude nelle stanze e si decide il tutto a tavolino, ma ciò ovviamente per il bene comune…. Questo ovviamente non va sbandierato ai quattro venti davanti al popolo, per esso basta aprire la caccia alle streghe e dargli in pasto un capro espiatorio su cui versare le proprie colpe, ma se ogni cittadino si passerebbe la mano sulla coscienza, essendo in primis onesto con se stesso (non con gli altri), molti penso farebbero retromarcia, badando alle proprie famiglie ed alle proprie realtà che spesso peccano, però si ispira a cariche più alte, questo mi lascia perplesso, non tanto sui politici ed affini ma sul popolo.... Comunque per essere breve, mi viene una riflessione: se paragoniamo il nostro paese ad un autobus che trasporta diversi atleti di fazioni diverse e per strada si rompe, per cui tutti ad unisono mettendo da parte ideologie (qualora ancora esistano) scendano e lottino per rimettere in sesto il mezzo e condurlo con tutti i passeggeri a destinazione, il tutto sembra coerente con le parole che si pronunciano! Ma se ognuno si crede il migliore, iniziando a filosofare su quale sia il miglior meccanico ed il miglior autista, cercando di portare ognuno alla propria metà, illudendo i passeggeri, ciò non scredita ad un analisi approfondita le parole di chi le pronunzia? Non esiste l'autista migliore ma esiste collaborazione non competizione!!!! Se la meta è per tutti uguale ossia il bene comune, cosa importa chi lo fa o chi guida? O dobbiamo dar lustro a noi stessi, per banale ambizione e stupido narcisismo e condurre l'autobus alla meta personale allontanandolo da quella predefinita del vero bene comune? Ma non critico l'operato politico ma il consenso e l'illusione del popolo , il quale (ripeto) è la radice e la causa del suo male!
Ritornando sul discorso del bene comune, penso che di per se non esista, se le persone non abbiano in primis, la maturità e le conoscenze fini a svuotarsi del proprio ego e spendersi per il prossimo e la propria collettività! Il bene comune viene millantato al popolo per raggirarlo, nasconde spesso avidi manie di potere ed il modo più “indolore” con cui spillare soldi al popolo (vedi il decreto salva italia), com'è che tutti vogliono salvare il paese e lo tirano sempre più nel baratro? Non è una contraddizione vera e propria? Allora cosa nasconde questo fatidico bene comune? Sistemare le proprie cose, i propri amici? Non devono cambiare i volti o i politici, non abbiamo bisogno di anziani, giovani o mezza età, ricchi, poveri, gente comune nobili o altro, non abbiamo bisogno di buone intenzioni, di cui la via che cunduce all’inferno ne è piena! Abbiamo bisogno di gente seria ed onestà non sulle labbra o come parvenza ma nel quotidiano! Poichè i politologi, i messia, gli onesti spuntano come funghi, ciò che manca sono uomini formati ed onesti, abbiamo bisogno di cittadini seri non di politici, abbiamo politici farfalloni a bizzeffe ma vengono da un popolo di chicchieroni io, io, io..... ma di poca o nessuna sostanza, cosa si pretende dai politici che sono il vertice del sistema, se la loro base e loro forza sono un popolo di persone arroganti e presuntuose, che non biasima il comportamento di chi li governa ma nella maggiore li critica per invidia? Non chiedo dov'è il bene comune ai politici passati presenti e futuri (poichè siamo tutto bravi a criticare gli altri), ma lo chiedo al popolo cos'è per voi il bene comune? Ah se ci fossi io al comune (o in parlamento) farei..... e poi da chi ci governa e da chi li sceglie si possono trarre le soluzioni, dai fatti non dal “io, io, io….” Penso che dai frutti si riconosce l’albero, non dalla sua bellezza esteriore!

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